Stati Uniti e Canada raggiungono un accordo per respingere i migranti illegali

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Stati Uniti e Canada hanno raggiunto un accordo per consentire a ciascun Paese di respingere i migranti richiedenti asilo che raggiungono il loro confine attraverso i passaggi non ufficiali.

È questo quanto stabilito nell’incontro tra Justin Trudeau e Joe Biden per rafforzare una già stretta alleanza, riaffermare gli sforzi per contrastare Russia e Cina e affrontare le questioni che continuano a tenere banco tra i vicini nordamericani, dall’immigrazione al commercio.

La nuova intesa mira ad aiutare il Canada a contenere il crescente numero di richiedenti asilo che hanno attraversato il confine dagli Stati Uniti a Upstate New York. In cambio, il Canada ha accettato di creare un percorso che consenta a 15.000 rifugiati di entrare legalmente nel Paese, nel tentativo di contribuire a mitigare il crescente afflusso di migranti che entrano negli Stati Uniti dal Messico.

La rinegoziazione dell’Accordo sui Paesi terzi sicuri, in base al quale Canada e Stati Uniti condividono le responsabilità per i migranti bisognosi di protezione, è da tempo una priorità per il Canada.

In base all’intesa attuale, entrata in vigore nel 2004, i richiedenti asilo che entrano in Canada dai valichi di frontiera ufficiali vengono rimandati negli Stati Uniti e viceversa, ma l’accordo non si applica agli attraversamenti non ufficiali lungo i circa 9.000 chilometri di confine.

Il numero di richiedenti asilo in Canada dai punti di ingresso non ufficiali è aumentato notevolmente sotto il presidente Donald Trump e il tasso non è diminuito con Biden: quasi 40.000 richiedenti asilo hanno attraversato il Canada dagli Stati Uniti nel 2022, il numero più alto da quando il Paese del Nord ha iniziato a monitorare il numero nel 2017.

Fonte: The Vision