Ora siamo alle minacce – si legge nel comunicato su Polonia e UE che pubblichiamo a firma di Primo Mastrantoni dell’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Il Governo polacco ha minacciato il veto su tutti i provvedimenti che implicano il voto all’unanimità dei Paesi membri della UE. Vorrebbe, inoltre, sospendere il suo contributo al bilancio comunitario, del quale, tra l’altro, è beneficiario attivo (riceve più di quanto versa).
Questo è il risultato del braccio di ferro che il premier Mateusz Morawiecki ha ingaggiato con la UE, a proposito della attuazione dello Stato di diritto che, secondo il Parlamento europeo e la Commissione, la Polonia non rispetta. A tal motivo sono stati sospesi i contributi comunitari.
Nei primi mesi del prossimo anno dovrebbe pronunciarsi la Corte di giustizia europea, i cui provvedimenti, però, sono contestati dal governo polacco stesso. Insomma, un circolo vizioso nel quale si è messo Morawiecki che, evidentemente, non riesce a comprendere che stare insieme significa rispettare, insieme, le regole comuni.
Primo Mastrantoni, Aduc