A pochi giorni dal consiglio comunale che ha datto l’ok quasi all’unanimità alla delibera sull’acquisto di Palazzo Thiene da parte del Comune per far ritornare alla città un importante patrimonio storico, artistico e immobiliare e arricchire il centro storico di un elemento in più in vista della candidatura a capitale italiana della cultura nel 2024, il consigliere comunale di opposizione del Partito Democratico nonché membro della Commissione “Cultura e Sviluppo economico” Giovanni Rolando ha presentato una domanda d’attualità sulle statue dell’artista Nereo Quagliato che erano appunto ubicate un una sala omonima della parte museale del palazzo ma che oggi non si trovano più, essendo state probabilmente vendute. Il sindaco Rucco, da noi interpellato, ha detto che il vincolo probabilmente non c’era e che il Comune non poteva avere voce in capitolo giacché non era proprietario né del palazzo né delle opere. Ora che però il palazzo torna al Comune, si potrà fare qualcosa per sapere dove sono le opere ed eventualmente riportarle a casa?
“Il giorno 14 maggio 2021 – scrive Rolando – dalle ore 14.30 si è svolta la visita riservata e guidata al Palazzo Thiene organizzata dalla proprietà congiuntamente con l’assessore al bilancio Zocca, il sindaco Rucco con il consigliere delegato dell’Immobiliare Stampa che possiede il palazzo Carlo Buzio e l’arch. Pierpaolo Rossetto, che ha fatto, con Zocca, da cicerone ai presenti consiglieri comunali e ai giornalisti accompagnandoli tra l’ala Palladiana e quella quattrocentesca. Fra i beni di proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in Liquidazione Coatta Amministrativa, attraverso la controllata Immobiliare Stampa, vi è anche l’edificio denominato Palazzo Thiene, di Contrà Porti, oggi adibito prevalentemente a sede museale; edificio sottoposto a vincolo tanto monumentale quanto pertinenziale per i beni mobili; sottolineato che il palazzo Thiene contiene al suo interno varie collezioni artistiche quali: la Pinacoteca, che annovera soprattutto dipinti dal XV al XIX di grandi maestri veneti, tra i quali Bartolomeo Montagna, Giovanni Buonconsiglio, Palma il Giovane, Jacopo Bassano, Domenico Brusasorci, Bernardino Licinio, Valerio Belli, Alessandro Vittoria, Andrea Michieli, Giulio Carpioni, Francesco Maffei, Jacopo Tintoretto, Gaspare Diziani, Marco Ricci, Sebastiano Ricci, Giuseppe Zais, Giambattista Piazzetta, Il Padovanino, Giambattista Tiepolo, Giannantonio Pellegrini, Antonio Zanchi, Alessandro Longhi, Giandomenico Tiepolo, Noè Bordignon; il museo Remondini che raccoglie stampe settecentesche della tipografia Remondini, consta di 300 incisioni con 100 vedute ottiche di città d’Italia e d’Europa;
il Museo della Ceramica popolare vicentina che comprende oltre 150 ceramiche raccolte dallo scrittore e critico d’arte Leonardo Borghese; la raccolta delle Oselle veneziane, monete-medaglie coniate dai Dogi dal 1521 fino alla caduta della Repubblica Veneta, la più completa esistente al mondo; la collezione Arturo Martini composta da 16 sculture di Arturo Martini, le sculture del vicentino Nereo Quagliato della “Sala Quagliato”. La sala di palazzo Thiene dedicata alle opere dello scultore vicentino Quagliato, risultando durante la visita conoscitiva al palazzo desolatamente vuota, ha fatto sì che in tanti consiglieri comunali si chiedessero “che fine hanno fatto le opere dello scultore? “ senza ottenere, peraltro, risposte a tali domande”.
“Considerato che il sottoscritto ha posto in sede di consiglio comunale, svoltosi il 13 maggio 2021 con all’Odg acquisizione del palazzo Thiene da parte dell’Amministrazione comunale, analoghe domande alla giunta e al sindaco nel suo intervento senza ottenere risposta – afferma ancora Rolando – in questi giorni si è sviluppato un intenso dibattito che ha interessato l’opinione pubblica vicentina e veneta circa la sorte delle opere di Quagliato donate dall’autore alla Banca Popolare. L’atto di donazione delle opere, redatto da noto Ufficio notarile in Vicenza, effettuato dall’autore Quagliato, avvenuto in data 14 dicembre 2010, alla “Banca Popolare di Vicenza -Società cooperativa per azioni”, è consistito in “un insieme di sculture originali in legno e terracotta firmate dall’autore: 14 opere di cui una composta da sedici formelle donate al valore unitario di Euro 1,00 per complessivi Euro 29,00”; La donazione di cui trattasi risulta all’atto di donazione “condizionata all’impegno di destinare le opere all’esposizione in Vicenza mantenendole tutte unite in un corpus unico, collocandole in una apposita sala di esposizione del palazzo denominata “Sala Nereo Quagliato”, né possono avere come non hanno un valore di mercato”.
Rolando quindi chiede al sindaco e/o agli assessori di competenza Cultura e Bilancio “che fine hanno fatto le opere di Nereo Quagliato donate dall’autore alla Banca Popolare di Vicenza ed accettate dal suo presidente Giovanni Zonin alle condizioni di cui sopra, e già esposte a Palazzo Thiene; e se “vendute”, da chi? come? a chi? Se l’Amministrazione abbia in animo di attivarsi ora che il consiglio comunale ha dato il via libera con il voto a stragrande maggioranza (28 a favore, 1 contrario) all’acquisto del palazzo Thiene per recuperare le opere in questione ri-collocandole nella “Sala Quagliato” all’esposizione al pubblico”.