“Il collega di FI Roberto Caon, riguardo la questione delle statue femminili in Prato della Valle, con le sue dichiarazioni dimostra una cultura patriarcale ipertrofica”. Non usa mezze misure il portavoce del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati Silvia Benedetti, che aggiunge: “Ancora una volta è emerso un retaggio arcaico nel quale gli uomini si tengono ruoli e celebrazioni e si mettono anche a pontificare su quanto spazio eventualmente dedicare alle donne”.
“Affermare che in Prato della Valle vi sono BEN due statue femminili su un totale di 78 – prosegue Silvia Benedetti -, come se in questo modo si fosse adempiuto a chissà quale obbligo fastidioso è del tutto fuori luogo. Anche ai nostri giorni ed ancor di più in passato le donne dovevano aver meriti ben superiori rispetto agli uomini per ricevere le stesse celebrazioni. Non si può dimenticare infatti il ruolo di subalternità in cui generazioni di donne sono state confinate dagli uomini per secoli e che anche oggi mostra rigurgiti nei femminicidi che si verificano per il senso di possesso dell’uomo nei confronti della donna. Occorre un cambiamento radicale di pensiero a partire dalle generazioni più giovani per cui ben vengano tutte le iniziative che nelle città danno più spazio alle donne d’eccellenza del passato e dei giorni nostri”, termina Benedetti.