Stefano Farronato, il bassanese che sfida il più grande ghiacciaio d’Europa

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Stefano Farronato

Manca poco alla partenza dell’impresa “FERÐASKY – GLACIER EXPEDITION 2024” che vedrà l’esploratore bassanese Stefano Farronato in Islanda, alle prese con un tentativo non supportato di attraversamento integrale della calotta polare del Vatnajokull, il più grande ghiacciaio d’Europa per volume.

Al suo fianco in questa avventura altri due esploratori italiani: Roberto Ragazzi e Roberto Fantoli. Il team, dopo un duro addestramento, attraverserà la calotta nella variante da Est a Ovest.

La spedizione partirà venerdì 8 marzo 2024 da Snæfell, dopo l’arrivo a Reykyavik il 6, e prevede 12-15 giorni di cammino. Stefano Farronato e compagni affronteranno 180 chilometri sull’Ice cap islandese, resistendo a venti e temperature estreme (fino a – 35°) in completa autonomia, trainando slitte artiche – le pulke – contenenti il necessario per la sopravvivenza. Il Team metterà a dura prova i propri limiti fisici e mentali, consapevole che ogni minimo errore potrebbe essere fatale, testimoniando la forza della perseveranza e dell’abnegazione di fronte alla maestosità e alla crudezza della natura. 

“Quando si è presentata l’idea di questa impresa – racconta Farronato – non ho esitato un attimo: ci ho già provato nel 2003, ma allora i miei quattro tentativi di accesso al ghiacciaio erano falliti. A quel tempo ero all’inizio delle mie esplorazioni e non abbastanza preparato dal punto di vista tecnico. In più, quello è stato un anno caldissimo e ho fatto l’errore di sfidare il ghiacciaio nei mesi estivi. Ed ero solo. Questa volta, invece, saremo in team. Per me, abituato in solitaria, questa è una novità. Potremo unire le nostre abilità e competenze tecniche. Insieme, sono certo che raggiungeremo l’obiettivo”, conclude l’esploratore bassanese.

Per Stefano Farronato e il team il progetto non rappresenta una sfida personale, ma anche un’importante occasione per sensibilizzare chi li segue sulla fragilità degli ecosistemi glaciali e sull’importanza di intraprendere azioni concrete per preservarli. Il Vatnajokull, gigante di ghiaccio, autentico monumento geologico nella maestosa isola del ghiaccio e del fuoco, sta purtroppo vivendo un declino nel suo bilancio di massa ed è destinato a sparire.

“Il nome stesso del progetto – spiega Farronato – testimonia l’impegno che ci siamo assunti nei confronti dell’ambiente. Ferðaský è una parola in islandese composta da ferð che significa viaggio e ský che significa nuvole, quindi letteralmente possiamo tradurla con nuvole in viaggio. Vogliamo far riflettere le persone sulla minaccia che l’umanità rappresenta per la fragile natura islandese e lasciare una traccia nella memoria di chi ci segue sull’importanza degli alberi (il 92% del nostro Pianeta è vegetale!), del vapore acqueo che producono, dell’acqua, elemento prezioso e vitale. Il delicato ghiacciaio del Vatnajokull, non è così diverso dai nostri ghiacciai delle Dolomiti, ormai quasi del tutto scomparsi”, aggiunge. 

Dopo sei mesi di addestramento, il team è pronto a partire ma prima, il 23 e 24 febbraio, si metterà alla prova e testerà l’intero equipaggiamento un’ultima volta, nel corso di un’esercitazione sul Monte Rosa.