Compago, cda e assemblea Agsm Aim: “Revoca anche ad/dg Quaglino”. Rucco vigile, suoi oppositori e Tommasi “usati”?

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Agsm Aim, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, e Francesco Rucco, sindaco di Vicenza
Damiano Tommasi, sindaco di Verona, e Francesco Rucco, sindaco di Vicenza

Giunge in redazione nel tardo pomeriggio i oggi (alle 16.37 per la precisione) uno scarno comunicato (riportato in fondo*) in cui il Cda di Agsm Aim, in previsione e, si presume, a conoscenza della relazione sul caso “Compago” (qui quanto scritto o riportato su ViPiu.it) degli advisor coordinati da uno dei tre consiglieri sui sei complessivi in quota Vicenza, Fabio Sebastiano – gli altri due sono il vicepresidente Gianfranco Vivian e Anna Massaro -, aggiunge all’odg dell’assemblea dei soci (il comune di Verona e quello di Vicenza) programmata per il 7 dicembre la revoca e la richiesta di azione di responsabilità nei confronti dell’ad e dg Stefano Quaglino, che aveva condotto le trattative per l’acquisto, appunto, della società milanese di vendita di energia.

Stefano Quaglino,  consigliere delegato di Agsm Aim
Stefano Quaglino,  consigliere delegato di Agsm Aim

Oltre che su Quaglino, questa la novità di oggi, l’assemblea, preso atto della relazione degli advisor, dovrà pronunciarsi anche sulla “revoca” per giusta causa già prevista nell’odg, e chiesta dal sindaco di Verona Tommasi, degli altri due membri “veronesi” del Cda, il presidente senza deleghe operative Stefano Casali e la consigliera Francesca Vanzo.

Un minuto dopo, alle 16.38, arriva, senza destinatari indicati, ma si presume almeno alla stampa, visto che arriva a noi, un’altra mail dal suo indirizzo ufficiale aziendale firmata da Casali, senza qualificarsi come presidente, che trascriviamo per intero:

Il presidente Agsm Aim Stefano Casali,
Il presidente Agsm Aim Stefano Casali,

Certamente i sindaci Tommasi e Rucco soci di Agsm Aim, saranno orgogliosi dell’operato del CdA che ha svolto un importante lavoro a tutela della società. L’indagine condotta, su delega dell’intero CdA, dal consigliere Fabio Sebastiano, che a sua volta si è avvalso di professionisti indipendenti, autonomi e di indiscussa professionalità, ha evidenziato alcune criticità in merito all’operato della direzione. Peraltro il Sindaco Tommasi, ha chiesto la revoca solo dello scrivente e dalla consigliera Vanzo. Tutti i documenti sono, come sempre, a disposizione di Tommasi e Rucco, ed ovviamente sono pronto ad illustrare ai sindaci i risultati. Ora , auspico che in tutte le sedi preposte siano ampiamente intraprese tutte le iniziative ed azioni per accertare gli eventuali profili di responsabilità sulle condotte oggetto di analisi. Lascio ora, orgogliosamente e doverosamente cristallizzati ai soci tutti gli elementi necessari per le loro aggiornate valutazioni di competenza.

Stefano Casali“.

Questi i due “documenti” arrivati.
Ma stamattina, questo dicono fondati rumors a Palazo Barbieri e a Palazzo Trissino, sarebbero arrivate, prima della riunione del cda e in forma ufficiale, due richieste al sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, dal collega di Verona, Damiano Tommasi:
1 non far presentare i tre membri del cda a nomina vicentina
2 non far presentare il presidente, sempre vicentino, del collegio sindacale, Gaetano Terrin.
L’effetto combinato dei due inviti sarebbe stato la nullità della riunione e, di conseguenza, l’impossibilità di aggiungere la “chiamata in causa” in assemblea di Quaglino, poi scaturita dal cda stesso, perché il sindaco Rucco avrebbe, sempre stando ai rumors, cortesemente ma fermamente risposto picche a Tommasi perché “tutto si svolgesse con la massima trasparenza“.
Se la prima richiesta, nel caso le indiscrezioni fossero confermate, parrebbe, onestamente, opinabile ma rientrante nei “dialoghi” fra soci sui propri rappresentanti “tecnico-politici” negli organi amministrativi, la seconda sarebbe molto forzata perché riguarderebbe un membro tecnico e di controllo della governance aziendale.
Comunque
– la riunione, è un fatto, si è svolta regolarmente
– oltre a Casali e Vanzo anche Quaglino, il terzo veronese oltre che regista dell’affaire Compago, si sottoporrà al vaglio dell’assemblea del 7 dicembre
– in base ai “documenti postali” odierni, non si vedono “accusati” dalla consulenza esterna, un altro fatto, i componenti vicentini, ad un cui rappresentante, Sebastiano, è anzi stato affidato da tutto il cda il coordinamento dei lavori di controllo
– ultimo fatto, le “lagnanze” e accuse di Casali, anche a nome di Vanzo, testimoniano, a questo punto, che sarebbe in atto (e alla base delle polemiche vicentine contro il proprio sindaco alimentate, questo è un dubbio, per propri fini dai veronesi) un regolamento di conti tutto interno agli scaligeri.
Ora Tommasi col suo 62% e Rucco col suo 38% dovranno entrambi confrontarsi in un’assemblea a due con le proprie volontà (si spera per il bene dell’azienda) e con i patti parasociali (per gli equilibri tra Verona e Vicenza), di certo più forti di quelli subiti da Vicenza con Rimini per l’inglobamento nella Ieg romagnola della Fiera vicentina all’epoca dell’amministrazione precedente, che, pure, impostò l’accordo per Agsm Aim con gli ultimi passi, fondamentali, della governance definiti dall’amministrazione Rucco.
La governance attuale di Agsm Aim
La governance attuale di Agsm Aim
Se tutto si riconducesse alla volontà di sostituire i tre membri veronesi (o, come lamenta Casali, due più l’apparentemente protetto fino all’ultimo cda, Quaglino), perché designati dalla vecchia maggioranza di Sboarina, beh, non sarebbe un bel vedere ma rientrerebbe nella normalità di ogni amministrazione, che vuole suoi fidati alla guida delle aziende pubbliche nella sfera comunale.
Ma rimarrebbero due domande.
La prima al sindaco di Verona: se fossero veri i rumors di stamattina, le richieste che ha fatto al sindaco di Vicenza, distanti dalla lealtà e dal rispetto delle regole, che ha sempre contraddistinto il calciatore e uomo Tommasi, nascono da lui o da qualcuno, chi?, che c’è dietro di lui?
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La seconda domanda va alle opposizioni di Vicenza: se dalla relazione degli advisor fossero confermate la responsabilità, tutta addebitabile agli “uomini” di Verona, per l’imprudente acquisto di Compago, correttamente denunciato da Colombara, Dalla Rosa & c., e la correttezza di quelli di Vicenza, nelle varie fasi decisionali riportate in cda, potrebbero essere state innescate da palazzo Barbieri, per usarle maliziosamente, le obiezioni delle minoranze di palazzo Trissino alla contestata disinformazione di Rucco, nei fatti smentita proprio dall’operato vigile dei membri vicentini del cda nei confronti di Quaglino e dal ruolo di “verificatore” assegnato dal cda a Fabio Sebastiano?

Sono gradite le risposte incluse eventuali confutazioni.

*Comunicato Agsm Aim

Vicenza, 28 novembre 2022 – In data odierna si è riunito il Cda di Agsm Aim Holding che ha deliberato la ratificata dell’intervenuta convocazione dell’Assemblea dei Soci richiesta dal comune di Verona e fissata per il 7 dicembre 2022 alle 14.30 ed ha deliberato l’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci anteponendo ai punti già indicati nella convocazione i seguenti:

1 – Revoca per giusta causa dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano Quaglino, delibere inerenti e conseguenti.

2 – Delibera dell’azione di responsabilità dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano Quaglino.

Il CdA rimette ai soci tutte le decisioni conseguenti.