Stop nuovi negozi a Vicenza, Coltro e Cunegato a Giovine: “regolamento inutile. Il sociale non è una spesa, ma un investimento”

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Silvio Giovine, noto per aver tolto la clausola antifascista dal regolamento Cosap, ora ci regala un’altra perla nella sua marcia nostalgica, scrivono nella nota che pubblichiamo Elisa Coltro e Carlo Cunegato, candidati per il Veneto che vogliamo della provincia di Vicenza, approvando un nuovo regolamento per il centro di Vicenza: stop a nuove aperture di negozi, ristoranti o attività commerciali etniche. Stop alla carne halal, stop al kebab, stop a ciò che non rispecchi la “tradizione locale”.
Elisa Coltro
Elisa Coltro

Questo per tutelare il patrimonio UNESCO. Un centro per ricchi insomma, per pochi. Chi abita in centro se vorrà acquistare prodotti più economici deve andare altrove. Questa è la Vicenza vista dalla destra: una facciata patinata di ipocrisia che nasconde il disimpegno a voler creare un centro culturalmente attrattivo, un luogo di scambio, una città che sia in grado di offrire occasioni e iniziative che guardino al futuro. Scelte che indicano l’incapacità di risolvere i problemi denunciati dagli abitanti come il degrado sociale e ambientale. Noi crediamo che le soluzioni da prendere siano altre. Non si risolve il problema dello spaccio abbattendo un muretto, non basta utilizzare le forze dell’ordine per multare gli homeless. Non è precludendo la possibilità di offrire ai cittadini una più vasta scelta di prodotti che si rende il centro attrattivo. Un’amministrazione degna di una città come Vicenza dovrebbe essere all’altezza di analizzare e orientare le sue azioni verso una reale e concreta volontà di ridurre la marginalità sociale. Servono progetti importanti e coraggiosi di accoglienza, formazione, collaborazione pubblico-privato coinvolgendo associazioni e volontariato.

Il Veneto è la Regione con più morti per overdose, e Vicenza è tra le città prime in classifica. L’abuso di sostanze non può essere affrontato esclusivamente come un problema di ordine pubblico o di decoro. È urgente tornare a finanziare i Serd e intervenire con operatori di strada coinvolgendo associazioni e agenzie sociali. Bisogna tornare ad investire seriamente nel sociale, invece assistiamo ad un graduale e drammatico susseguirsi di tagli.
Sembra che il sociale sia visto come una spesa quando dovrebbe essere un investimento per la comunità.
Un’amministrazione interessata alla facciata e non al cuore del problema, che spaccia per soluzione la propria inadeguatezza.

 

Il Veneto che vogliamo
movimento civico e popolare

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