Mercoledì 13 dicembre alle ore 17.00 si terrà alla Biblioteca Internazionale “La Vigna” la presentazione del libro “Storia delle nostre paure alimentari” di Alberto Grandi, professore associato all’Università di Parma dove insegna Storia delle imprese, Storia dell’integrazione europea e ha insegnato Storia economica e Storia dell’alimentazione. È autore, inoltre, di circa una quarantina di saggi e monografie in Italia e all’estero.
Alberto Grandi affronta un nuovo, interessantissimo e finora poco esplorato tema legato all’alimentazione, quello della paura del cibo. Quando i frigoriferi, la pastorizzazione e tutte le altre tecniche di conservazione ancora non esistevano, come faceva l’uomo a essere sicuro di quello che mangiava? Poteva ammalarsi, o addirittura morire, dato che per stabilire se un cibo è pericoloso serve sostanzialmente una cosa: l’esperienza.
E’ un nuovo incontro del ciclo LIBER&LECTIO, una serie di appuntamenti culturali, promossi dal Consiglio Scientifico della Biblioteca “La Vigna” su temi attuali, ma con radici antiche, a rispecchiare il prezioso patrimonio della Biblioteca, con opere che dal XV secolo arrivano ai giorni nostri.
L’appuntamento viene proposto come Living Lab del progetto europeo “Cities 2030” – Co-creating resilient and susTaInable food systEms towards FOOD2030”, a valere sul bando “FOOD 2030 – Potenziare le città come agenti di trasformazione del sistema alimentare”, nell’ambito del Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020. Il progetto, incentrato sui temi dell’economia circolare e della creazione di laboratori sull’urban food, si concluderà nel 2024. Coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, “Cities 2030” vede tra i partner il Comune di Vicenza e tra i partner associati la Biblioteca “La Vigna”.
IL LIBRO DI ALBERTO GRANDI
Storia delle nostre paure alimentari. Come l’alimentazione ha modellato l’identità culturale (Aboca 2023). È il ricordo di ciò che è successo dopo aver ingerito un alimento a determinare la fiducia o la sfiducia nei suoi confronti. La possibilità di assumere sostanze tossiche è sempre molto concreta ed è quindi naturale che ogni essere vivente abbia sviluppato sistemi e processi automatici per valutare i potenziali rischi insiti nell’atto di nutrirsi.
Sembra addirittura che alcuni mammiferi che vivono in gruppo, in particolare i ratti, abbiano selezionato tra i loro membri dei veri e propri assaggiatori per verificare se un cibo può essere consumato dal branco oppure no.
Insomma, molte paure alimentari di oggi sono solo l’ultima versione delle paure che l’uomo ha sempre avuto. Quando poi si è trasferito nelle città, l’uomo non ha più potuto controllare la filiera alimentare e ha dovuto dotarsi di istituzioni sempre più complesse per evitare di morire di fame o ricevere cibo pericoloso.
Alberto Grandi ripercorre, dunque, le tappe di questa storia millenaria attraverso aneddoti e vicende curiose, dalla paura della lebbra suina (una malattia inesistente), a quella del pomodoro velenoso, fino alla stigmatizzazione degli OGM, degli insetti e della carne coltivata, tenendo insieme scienza, superstizione, politica, economia ed ecologia, perché oggi produrre cibo per otto miliardi di persone non è solo una questione sanitaria, è soprattutto un tema che mette in gioco la salvezza dell’intero pianeta.
INTERVENTI
Danilo Gasparini, Presidente del Consiglio scientifico della Biblioteca Internazionale “La Vigna”
Alberto Grandi, autore
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Ingresso libero, è gradita la registrazione
Attività realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.