Strada chiusa per lavori stradali, col “metodo San Felice” commercianti soddisfatti

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commercianti assemblea corso san felice
assemblea corso san felice

Creata una inedita “rete di comunicazione” tra Confcommercio, Comune, Aim e commercianti che ha permesso di risolvere molte criticità dopo la chiusura della via. Ecco la nota dell’associazione commercianti

Lo potremmo d’ora in poi battezzare “metodo S. Felice” e l’auspicio è che diventi una regola quando si ha a che fare con lavori stradali di lunga durata. La chiusura al traffico di corso Santi Felice e Fortunato , avvenuta lo scorso 1° luglio e necessaria per posare le nuove tubature dell’acquedotto e altri sotto servizi, ha infatti permesso di introdurre un sistema informativo tra le attività del commercio situate nella via, Aim e Amministrazione comunale che sta funzionando molto bene, come confermano gli operatori stessi.

Fulcro di questa metodologia – che era stata sperimentata anche nell’estate del 2018 per i lavori in Riviera Berica e che è stata ulteriormente messa a punto proprio per corso San Felice –  è l’Ufficio delegazioni comunali della Confcommercio di Vicenza, che opera da intermediario delle richieste, delle segnalazioni e delle informazioni. Una sorta di “unità di crisi” insomma, vista la natura particolarmente impattante dei lavori. E la parola “crisi” non è a caso, come conferma il presidente della sezione 1 – Confcommercio Nicola Piccolo, nel cui territorio rientra la zona interessata dai lavori.

“Chiudere al traffico una via per due mesi interi è generalmente un problema grave per qualsiasi operatore economico. Ancor più lo è per una strada commerciale come corso S. Felice, che è stata anche interessata negli anni scorsi da non poche cessazioni di attività e che dunque è sempre in bilico tra il rilancio e la desertificazione. Questa chiusura ha indubbi riflessi sul giro d’affari dei negozi, anche se la perdita la quantificheremo solo a cantiere ultimato. Dunque per noi era essenziale avere un filo diretto con l’Amministrazione e con Aim per ridurre al massimo i disagi ed essere sempre informati sull’avanzamento dei lavori. Ed è quello che in effetti è stato fatto, già all’indomani della riunione che si è svolta in Confcommercio prima dell’avvio dei lavori”.A tessere la rete di comunicazioni, come si diceva, l’Ufficio territoriale di Confcommercio Vicenza, che ha in una prima fase ha raccolto i suggerimenti degli operatori per abbattere alcune criticità e poi ha avviato il dialogo con Aim e Comune.

Così i commercianti, ma anche i residenti della zona,  hanno visto accolte molte delle loro richieste, come ad esempio ottenere un preavviso di 48 ore prima di qualsiasi interruzione delle utenze di gas, acqua e luce; l’evidenziazione della nuova area taxi, soprattutto a servizio delle attività di alloggio; il parcheggio gratuito nel Park Verdi per i clienti, semplicemente presentando un biglietto da visita del negozio; pass di sosta gratuiti riservati per coloro che non possono accedere ai parcheggi di proprietà; istituzione di nuovi stalli di carico/scarico a servizio delle attività commerciali, di nuovi spazi per la sosta a rotazione in via Cattaneo e piazzale Giusti. E poi, a fianco dei tabelloni con la dicitura “Attività Commerciali Aperte”, anche un maxi schermo con l’indicazione dei percorsi alternativi e dei negozi e bar aperti.

Per i commercianti è importante essere anche sempre aggiornati sull’avanzamento del cantiere, non solo per sapere se i tempi di conclusione del cantiere saranno rispettati (la riapertura è stata prevista a fine agosto), ma anche per capire come i lavori possono influire sull’accesso al singolo negozio o pubblico esercizio. Ecco allora la seconda fase del “metodo S. Felice”: Aim invia settimanalmente all’Ufficio Delegazioni Comunali di Confcommercio un report sullo stato degli interventi effettuati e quelli previsti nei giorni successivi, oltre che un aggiornamento costante sul rispetto dei tempi. Informazioni, queste, che vengono condivise con le attività della via e che permettono di prevenire eventuali ulteriori difficoltà o disagi.

“Abbiamo sempre chiesto alle amministrazioni di lavorare in sinergia con l’Associazione quando si progettano o eseguono lavori stradali necessari quanto impattanti per le attività del commercio – è il commento di Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza – e credo che in questo caso si sia dato vita ad un metodo che va replicato ed esportato, anche in altre realtà della provincia. Poi, sia chiaro, ciò non significa che quanto si sta facendo in corso San Felice non stia comunque creando problemi per gli incassi dei negozi, dei bar e in generale delle attività della zona. Non a caso nei giorni scorsi abbiamo chiesto formalmente al sindaco Rucco e all’assessore Giovine di valutare la possibilità di ridurre i tributi locali, in particolare la tassa rifiuti e l’imposta di pubblicità, alle imprese che sono interessate dalla chiusura al traffico. E’ una richiesta ragionevole ed equa: non abbiamo ancora ricevuto risposta, ma l’auspicio è che sia positiva, a coronamento di una collaborazione che è stata fin qui ottima”.