Oggi, 2 agosto – scrive in una nota Luca Fantò Segr. reg. PSI del Veneto – in apertura dei lavori della Camera dei Deputati, sono state commemorate le vittime della strage fascista di Bologna. In aula, alcuni Deputati hanno espresso i propri dubbi sull’attribuzione al terrorismo nero della strage stessa. E’ evidente come il fascismo non sia morto. Può aver cambiato i propri connotati, ma il fascismo, autoritario e violento, continua a vivere.
Da anni, dai tempi del ventennio berlusconiano in Italia viene portata avanti una campagna culturale contro le ideologie. Apparentemente una campagna culturale di successo. Chi oggi ha ancora il coraggio di dichiarare che il proprio agire è frutto di una propria organica visione di una società futura?
Così sono state annichilite alcune ideologie, quelle che avevano nella giustizia sociale e nella solidarietà tra uomini i propri valori di riferimento. In realtà però, come dimostra quanto avvenuto oggi in Parlamento, le peggiori ideologie sopravvivono, nascoste nell’ombra dove erano state ricacciate e pronte a riemergere.
Questa è la ragione per cui in Italia, in Europa e nel mondo, le forze progressiste dovrebbero unire i propri sforzi, abbandonando le divisioni, e tornando a costituire un’alternativa credibile al peggior populismo.