(Adnkronos) – "Vorrei ricordare alla Meloni che innanzitutto le vittime siamo noi, non è lei". Così all'Adnkronos il presidente dell'associazione tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, replica alle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell'anniversario della tragedia. "Non credo di aver detto delle follie, non li ho accusati di aver fatto la strage – continua Bolognesi riguardo al suo intervento alla commemorazione di stamattina e ad alcuni passaggi criticati dalla stessa premier – ma dico che quelli che hanno poi fatto la strage, ad esempio la Mambro, viene dall'Msi o altri vengono dall'Msi". Bolognesi si dice anche "stupito in maniera notevole" dalla reazione di Meloni riguardo alle sue parole sulla riforma della giustizia e della separazione delle carriere bollata come "un rinnovato progetto che fu della loggia massonica P2". "Vorrei ricordare alla Meloni che innanzitutto le vittime siamo noi, non è lei – aggiunge – Resto perplesso, sembra quasi non conosca le vicende storiche e quello che Gelli ha scritto". Quanto alle parole del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che stamattina, nel corso delle celebrazioni, ha sottolineato la matrice neofascista della strage, Bolognesi conclude: "Il discorso di Piantedosi è stato molto positivo e spero che le cose promesse vadano in porto. Siamo disponibili per andare a Roma e parlare con lui nel dettaglio anche della legge sui ristori". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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