Sino a che il mercato del lavoro e la formazione professionale non si incontreranno sono perché rimanga il reddito di cittadinanza, con qualche correttivo per non renderlo facile preda dei truffatori, e sono assolutamente favorevole al salario minimo.
Non credo però che reddito di cittadinanza e salario minimo siano sufficienti per sanare l’enorme disparità esistente tra ricchi e poveri.
Inciso: se non esistono più destra e sinistra, sfido chiunque a dimostrare che non esistono più ricchi e poveri.
Io dichiaro: sono per introdurre il “profitto massimo”.
Spiego. Non sono contro il profitto. Sono però contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo lavoratore e dell’uomo consumatore. Ritengo che ci sia un momento nel quale il profitto debba essere chiamato ingordigia, avidità insaziabile, bulimia.
E’ lo stesso problema del potere. Nella nostra democrazia, così la chiamiamo, qualcuno ne ha più di altri. Ma se vuole tutto il potere per sé lo chiamiamo dittatore e lo combattiamo.
Così, chi vuole tutte le ricchezze per sé come dovremmo chiamarlo? E soprattutto, perché non dovremmo combatterlo?