Strategia della Tensione: il 18 maggio convegno organizzato dai Giuristi Democratici di Vicenza

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Venerdì 18 maggio alle 17,30 a Vicenza in Sala Stucchi, Palazzo Trissino si terrà un convegno organizzato dai Giuristi Democratici di Vicenza, assieme ad ANPI Vicenza, dal titolo “La strategia della tensione: verità di Stato e controinformazione”. Interverranno come relatori il Prof. Mirco Dondi, docente di storia contemporanea presso l’Università di Bologna, e autore di “L’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965/1974” e il Prof. Daniele Butturini, docente di diritto costituzionale presso l’Università di Verona.
Il convegno affronterà da un punto di vista storico la stagione della strategia della tensione in Italia (espressione coniata per la prima volta dal settimanale britannico The Observer dopo la strage di Piazza Fontana), anche alla luce delle varie pronunce in sede giudiziaria, per capire a chi servivano le “verità di Stato” e con quali finalità; e analizzerà, infine, che ruolo ebbero i mass media nella costruzione di quelle narrazioni, con un approfondimento anche sull’attualità.
Il convegno è moderato dall’Avv. Mario Faggionato dei Giuristi Democratici che commenta: “La stagione dello stragismo italiano degli anni ’60 – ’70 ha danneggiato le istituzioni democratiche e la convivenza civile, con l’aggravante che molti colpevoli sono rimasti impuniti. E’ una stagione di cui si parla poco e che si preferisce dimenticare, anche per il coinvolgimento di interi apparati dello Stato. E’ stato, inoltre, un periodo caratterizzato da una distorsione della informazione al pubblico, e la cosa ci riguarda più che mai, oltre che per poter comprendere la storia del nostro paese e delle sue istituzioni, anche considerata l’attualità dei rischi connessi alle fake news ed alla manipolazione dell’informazione.
Analizzare come funzionava la controinformazione negli “anni di piombo” ci può servire da monito, nel tempo della nuova disinformazione. Esamineremo anche i profili giuridici e i progetti di legge in materia, tutti orientati alla repressione penale del web che, però, ricordiamolo funge anche da importante controinformazione in positivo”.