Super Oss Veneto, Human Caring Sanità scrive una lettera critica al ministro Speranza

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Super Oss in Veneto
Super Oss in Veneto

Una riflessione sul tema “Super Oss Veneto”, argomento già più volte trattato da queste pagine, è stata fatta in una lettera da parte dell’organizzazione sindacale Human Caring Sanità, ed indirizzata al ministro della Sanità, Roberto Speranza.

Egregio Ministro, rappresentante e garante del benessere della popolazione italiana, la scrivente O.S SHC “Human Caring Sanità” pone alla Sua attenzione, su quello che sta avvenendo nella Regione Veneto, la costituzione di una nuova figura “Super OSS” che si vuol far passare come una componente sanitaria, ma che di fatto resta nel ruolo tecnico. Pare una eccessiva forzatura della Regione Veneto votata a seguire più che la tutela dalla persona, così come descritto nella costituzione italiana all’articolo 32 che recita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo”, ad un basso intento economico creando di fatto una figura ibrida che raccoglie un insensato miscuglio di competenze infermieristiche senza una adeguata formazione. Una figura simile esiste già da anni in questo paese, in Trentino Alto Adige, figura chiamata “osa” o il lingua tedesca “sozialbetreuer”, codesta figura fedelmente copiata dalla regione Veneto ricopre le competenze previste per il nuovo “super oss”, con la differenza che il suo percorso formativo dura 24 mesi, ed è inquadrato in un livello retributivo superiore rispetto al comune operatore socio sanitario, ciò fa pensare a codesta organizzazione sindacale che ci sia una vera corsa al ribasso della qualità assistenziale. Vengono in mente un paio di quesiti che intendiamo porLe: costituzionalmente si possono creare due figure identiche con trattamenti diversi? Si possono in questo paese porre in essere provvedimenti che peggiorano le già precarie condizioni sanitarie? Il super oss, figura ibrida con competenze socio sanitarie è sanitarie e priva di competenze farmacologiche, di chi saranno naturalmente le responsabilità di eventuali errori? È corretto che in assenza degli infermieri l’oss sostituisca l’infermiere stesso? In questo minestrone di competenze tra oss ed infermieri non si fa parola. Lei è il garante della sicurezza dei lavoratori della sanità privata e pubblica, Lei ha la prerogativa e l’obbligo di legiferare in tale direzione in maniera chiara. In un paese civile su temi delicati come questo, ci si confronta cercando una mediazione che porti alla soluzione più sensata al problema; invece si ha una imposizione senza ritorno e senza che si apra un tavolo di lavoro nazionale per risolvere il problema, si è preferito che altre figure decidano per gli oss, figure con interessi diversi sia al buon funzionamento della sanità italiana sia alla tutela degli operatori interessati, come spesso accade la politica è lontana dalla realtà. 

Signor Ministro noi speriamo vivamente che le argomentazioni poste in essere su questo documento la facciano riflettere, lo speriamo per il futuro dell’assistenza verso i deboli ed i fragili di questo paese, lo speriamo verso il futuro dell’equilibrio tra le professionalità della sanità in genere. La nostra proposta è protesa ad una crescita coerente tra le diverse professionalità sanitarie e socio sanitarie legate alla filiera assistenziale, chiediamo con forza una formazione adeguata ai tempi con una evoluzione a 360° (formazione Europea, diploma di qualifica oss, ecm), chiediamo il riconoscimento contrattuale e giuridico, e rendere attuative le leggi sull’area socio sanitaria e sul ruolo socio sanitario per l’operatore socio sanitario. I paesi Europei corrono verso un obbiettivo che aumenti le conoscenze a tutti i livelli, noi non possiamo fare una corsa a ritroso riportando la sanità 30 anni dietro.. 

Il DM 71 sanità, sull’istituzione delle case di comunità, prevede uno squilibrio delle figure professionali, con una presenza infermieristica irrisoria, con un notevole sgravio di competenze volte alla figura dell’oss, portando le regioni a compensare la carenza infermieristica con il super oss. Il procedimento della carenza di personale infermieristico, viene integrato con il super oss anche nelle strutture extra ospedaliere residenziali, semi-residenziali per anziani, sia pubbliche sia private accreditate. 

Chiediamo un incontro con la Sua persona per un confronto concreto volto a migliorare un percorso disastroso per la sanità italiana.

Certi di una puntuale attenzione sulle questioni porgiamo distinti saluti. Il Comitato di Valutazione Tecnica SHC”.