“Forse, è la volta buona che il decreto Semplificazioni fa onore al proprio nome per quanto riguarda il Superbonus del 110%. Grazie alle modifiche apportate in Parlamento (approvato dalla Camera il 23 luglio ed ora in Senato dove deve essere convertito in legge entro il 30 luglio), sarà più facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico: sarà sufficiente la presentazione della CILA anche per gli interventi ammissibili al Superbonus che riguardano le parti strutturali degli edifici o i prospetti e, nel caso di opere già classificate come “attività di edilizia libera”, nella CILA è richiesta la sola descrizione dell’intervento. Si parla, ad esempio, dell’installazione di caldaie o finestre. Ancora, nel caso di varianti in corso d’opera queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono integrazione della CILA presentata e non è richiesta, alla conclusione dei lavori, la segnalazione certificata di inizio attività. Quella che riguarda l’inizio dei lavori non è l’unica semplificazione. Secondo il testo della legge di conversione, nel caso in cui vengano riscontrate delle irregolarità «meramente formali che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo», non ci sarà la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente alla violazione od omissione riscontrata». Nel caso, invece, in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità od omissione”. A dirlo Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che sottolinea: “unica pecca della discussione in Parlamento? Che nulla è stato ancora deciso sull’eventuale prolungamento del superbonus 110% fino al 2023. Toccherà attendere, quindi, la prossima legge di Bilancio”.
“Dati confortanti arrivano dalle statistiche aggiornate al 1 luglio dell’ENEA sulla distribuzione territoriale degli interventi superbonus – spiega Thomas Fantin Presidente della Federazione Edili di Confartigianato regionale-. In soli due mesi (dal 21 apirle a fine giugno), in Italia si è registrato un vero boom di pratiche +122% (da 10.914 a 24.147) e dell’ammontare a detrazione +160% (da 1 miliardo 328 milioni a 3 miliardi 452 milioni). In questa classifica, il Veneto, è la seconda regione più ricettiva dopo la Lombardia con 3.111 (il 13% del totale ed un importo di 353 milioni d euro)”. “Un secondo dato confortante -prosegue Fantin- è la crescita tumultuosa dei condomini, ed il dato è importante data la valenza degli interventi, che registrano un +172%. Il loro “peso” sul totale degli interventi passa così dal 9% al 11,3% e gli importi raggiungono iil 42,8% con quasi 1 miliardo e 500 milioni di euro”.
“Confidiamo quindi nella prossima legge di bilancio per un prolungamento del superbonus 110% fino al 2023 – conclude Boschetto -. Tuttavia, con la recente approvazione del PNRR, da parte della Commissione Europea, sono ufficiali le nuove proroghe del Superbonus 110%. Confermata al 30 giugno 2022 la data di scadenza per coloro che vogliono usufruire del bonus come persone fisiche su unità unifamiliari. Prorogata al 30 giugno 2022 anche la possibilità di accedere al beneficio per interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo 4 unità immobiliari. La scadenza potrà poi essere ulteriormente allungata di 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2022, se per fine giugno 2022 i lavori avranno raggiunto almeno il 60% del progetto totale. Per i condomini è previsto un unico termine di scadenza senza possibilità di allungarlo e la data è quella del 31 dicembre 2022. Confermata anche la possibilità della cessione del credito del 110% per le spese sostenute nel 2022”.