Sono previsti anche in Veneto a fine maggio i nuovi controlli sul Superbonus, in parte finanziato con fondi del Pnrr. Le altre regioni coinvolte sono Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Campania, Puglia e Sicilia.
Si tratta di verifiche documentali e sopralluoghi in cantiere a cura della Direzione generale gestione finanziaria, monitoraggio, rendicontazione e controllo del dipartimento Pnrr del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Al suo fianco anche l’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea della Ragioneria generale dello Stato e l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Maggiori dettagli sono forniti oggi da Il Sole 24 Ore: “L’incrocio di questi controlli è stato regolamentato, di recente, nell’ambito del decreto Pnrr. Coinvolgono almeno quattro istituzioni comunitarie: la Corte dei conti europea, la Procura europea (Eppo, European public prosecutor office), la Direzione generale Affari economici e finanziari della Commissione europea, l’Olaf (l’ufficio europeo per la lotta antifrode). Oltre ai soggetti italiani: l’agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, l’Enea, il ministero dell’Ambiente e la Ragioneria generale dello Stato”.
E ancora: “Il superbonus è, in parte, finanziato con fondi Pnrr. La Componente 3 della missione 2 del Piano di ripresa e resilienza, infatti, finanzia l’efficientamento energetico degli edifici residenziali con uno stanziamento da 13,9 miliardi di euro. In questo contesto, sono stati rendicontati nell’ambito del Pnrr quegli interventi di superbonus che sono in linea con gli obiettivi del piano.
Sono, ad esempio, lavori che possono essere considerati di ristrutturazione profonda, con un elevato risparmio di energia. Inoltre, sono tutti interventi che non hanno avuto problemi di frodi e irregolarità, anche in base alle verifiche di agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Nel corso del 2023 sono stati rendicontati oltre 60mila interventi che corrispondono a circa 200mila appartamenti e che assicurano un valore cumulato di superficie ristrutturata superiore a 17,5 milioni di metri quadri”.
Fonte: Il Sole 24 Ore