La consigliera regionale del Pd Veneto Chiara Luisetto, assieme ai colleghi Vanessa Camani, Andrea Zanoni, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis ha presentato una mozione alla Giunta regionale in materia di Superbonus, richiedendo alla regione di intervenire sul Governo e sul Parlamento affinché, in sede di conversione del D.L. 29 marzo 2024, n. 39, sia prevista l’estensione della cessione dei crediti e dello sconto in fattura riguardante il Superbonus per gli Enti del Terzo Settore, gli Istituti autonomi case popolari e le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
«Che valore diamo – ha detto infatti la consigliera Pd – a realtà come le Onlus e le associazioni di volontariato, che garantiscono quotidianamente un ampio ventaglio di servizi per le comunità apportando benefici sia in termini sociali che economici? La loro esclusione da queste agevolazioni è un brutto segnale, un mancato riconoscimento del lavoro che questi enti svolgono. Gli effetti negativi sono evidenti: le Onlus ad esempio, che hanno una funzione fondamentale di cura e sostegno delle categorie più fragili, vengono penalizzate negli obiettivi di mettere in sicurezza il proprio patrimonio immobiliare tramite lavori antisismici e di perseguire l’efficientamento energetico. Lo stesso vale per gli Iacp, che da tempo lamentano una carenza di investimenti, cui si andrebbero a sommare questi ulteriori ostacoli all’adeguamento dell’ormai datato patrimonio residenziale pubblico».
La mozione vuole far sì che la Giunta regionale assuma – in tema di superbonus – una posizione chiaramente di sostegno per enti e associazioni così importanti per il benessere sociale: «Abbiamo ha poco votato i nuovi Ambiti Sociali – ha concluso Luisetto – dove la rete di soggetti chiamati a coprogettare vede protagonista proprio il terzo settore assieme ai Comuni: deve essere chiaro che non è attraverso azioni di indebolimento come questa che si potrà costruire una prospettiva solida per i servizi essenziali destinati alle persone e alle famiglie fragili. La Giunta intervenga per chiedere un immediato cambio di approccio al Governo e in particolare al ministero dell’Economia”.