Di Luca Muzzioli, direttore di Volleball.it
20 anni fa la Supercoppa femminile (20 e 21 ottobre 2001) passò dall’essere tradizionale sfida a 2 tra vincitrice scudetto e vincitrice Coppa Italia ad una due giorni con Final Four.
L’occasione allora fu dettata dall’organizzazione data al club di casa il Volley Vicenza del patron Giovanni Coviello che – vulcanico – fu il fautore dell’allargamento della manifestazione con la proposta alla Lega Pallavolo Femminile di “inventarsi” una edizione “europea” del trofeo con al via anche le squadre che nella stagione precedente – in cui lo scudetto non fu assegnato per il “Caso Pirv” – si erano imposte nelle coppe europee, tra cui la allora Minetti Vicenza che nel marzo del 2000 si aggiudicò la Cev Cup.
Insieme a Reggio Calabria vincitrice della coppa Italia e finalista scudetto e a Bergamo, finalista scudetto, finalista in Coppa Italia e in Coppa Cev ci furono anche Modena, vincitrice della Champions League e, appunto, Vicenza.
A distanza di 20 anni di quel successo vicentino nelle giornate che hanno portato al trofeo che da oggi si gioca nella Piazza dei Signori non si è mai fatto cenno, nemmeno ieri nel corso della conferenza stampa alla presenza del sindaco berico Francesco Rucco, dello #Sceriffodeldopingamministrativo Mauro Fabris (peraltro vicentino…) o della responsabile comunicazione Consuelo “Mangiparty” Mangifesta che di quella squadra era il libero…
Inascoltata anche la proposta di Coviello – avanzata tempo fa direttamente a Fabris (anche ad alcuni consiglieri comunali, ndr) – di “consegnare quella Supercoppa al Comune“. Una occasione persa, l’ennesima dallo #Sceriffodeldopingamminstrativo Mauro Fabris.