Dopo la grande eco dell’articolo odierno «È tornato Superman per il crac Veneto Banca, magistrato Schiavon: “per pm De Bortoli e Cama è Vincenzo Consoli, Mattarella lo elevi a guida del Paese…”», si è fatto vivo con noi tal Jimmy Olsen che si è qualificato come la reincarnazione dell’aspirante giornalista e fotografo esclusivo di Clark Kent, alias Superman. e ci ha “donato” il suo seguente pezzo esclusivo.
Forse non tutti ricordano che Clark Kent (alias Superman) aveva un fratello, arrivato anch’egli da Krypton e dotato degli stessi super poteri.
Diversamente da Superman che faceva il giornalista, Il nuovo arrivato ha iniziato a lavorare in una banca popolare e grazie ai suoi poteri straordinari è arrivato ad assumere il ruolo di Amministratore delegato.
Aveva alle dipendenze più di 6.000 dipendenti, ma non li faceva lavorare perchè era in grado di fare tutto da solo. Nella stessa giornata SuperC andava a presiedere numerosi Consigli di Amministrazione.Si muoveva dal Veneto alla Puglia, poi nelle Marche, andava sul lago Maggiore e quindi con un balzo si trovava a Dublino. Poi si trasferiva a Bucarest, quindi a Zagabria e di qui in Moldavia.
Ah, dimenticavo, i consiglieri di amministrazione erano dei pupazzi di pezza fatti sedere per dare ai vari consigli una parvenza di normalità. C’è chi dice addirittura che fosse lui, SuperC, a ricevere i clienti in cassa.
Periodicamente tutta l’attività del Gruppo bancario veniva verificata da uno stuolo di ispettori degli organi di controllo. Questi avevano la facoltà di parlare con chi volevano all’interno delle banche e potevano esaminare tutti i documenti, nessuno escluso. Ma SuperC questo non lo consentiva e quindi era lui e soltanto lui a interfacciarsi con gli ispettori. Era lui che portava le pratiche agli ispettori, era lui che faceva le posizioni dei clienti e quant’altro necessitasse. Gli ispettori sapevano che l’unico interlocutore cui rivolgersi era SuperC.
SuperC però come il fratello aveva un punto debole: l’esposizione alla kriptonite lo privava di tutti i suoi poteri tanto da poterlo portare sino alla morte.
Un frammento di kryptonite purtroppo cadde a Roma . Se ne impadronì il capo degli ispettori della vigilanza delle banche, certo Barbapapà accanito tifoso della banca della città del Palladio. Barbapapà che aveva in odio SuperC fece uso della kriptonite e così SuperC perse i suoi super poteri. La banca senza neppure dei veri consiglieri di amministrazione, senza manager, senza collegio sindacale, senza audit, senza struttura amministrativa, senza struttura commerciale ( faceva tutto SuperC) si trovò allo sbando. Da Roma allora pensarono bene di affidare la gestione ad una grande manager che operava da Francoforte. Si trattava di una giovane donna di nome Katy Domenica, senza alcuna esperienza ma sempre pronta ad eseguire le istruzioni che le arrivavano dai controllori di Roma, in particolare da Barbapapà. Per la gestione della banca Katy si fece aiutare in modo particolare da tre consiglieri esperti soprattutto in parrucche, turismo e prodotti alcolici.
Katy è così finalmente riuscita ad ottenere un ottimo risultato: il crollo della banca.
SuperC non riesce a darsi pace, vorrebbe spiegare tante cose ma non ci riesce proprio…. forse perché viene volutamente mantenuto ancora sotto l’effetto della kryptonite.
Jimmy Olsen, il reincarnato
Qui la nuova storia di Superman… Consoli
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