Supermercati a Vicenza, la cittadina Daniela Soligo: “chi mi vuole ingozzata ed ubriaca come lo zio Reginaldo?”

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Da qualche tempo sono perseguitata da uno strano dubbio: ma somiglio proprio allo zio Reginaldo (video sopra ndr)? Che cosa ho in comune con la simpatica oca degli Aristogatti ingozzata ed ubriaca e felice di esserlo?

Qualche cosa deve esserci se c’è chi ritiene che anch’io abbia bisogno di essere ingozzata…, e non solo io, ma tutti i residenti di viale della Pace e limitrofi, neanche diecimila persone che sopravvivono a fatica avendo a disposizione A&O, Prix, Lidl, Eurospin, Conad ed Emisfero appena oltre il ponte, motivo per cui è necessario dotarle di un altro supermercato da costruirsi in zona Barcaro Zaccaria.

Mi chiedo dove si nasconda la logica che motiva questa scelta. Abbiamo una legge regionale (14/19) che ha come obiettivo prioritario la “rinaturalizzazione” delle aree ex industriali, qui abbiamo un’area che si è rinaturalizzata da sola, perché dobbiamo “recuperarla” con altro cemento?

Abbiamo una città che da secoli è modello per architetti di tutto il mondo, perché invece di valorizzare palazzi e ville ci mettiamo vicino “cose” tipo Borgo Berga e mille altri capannoni che compongono una periferia orrida?

Abbiamo una città che dal 2013 ad oggi ha perso migliaia di abitanti, perché, invece di farsi qualche domanda in proposito, i nostri amministratori continuano a rilasciare permessi di edificare a nuovo supermercati senza curarsi del moltiplicarsi di edifici vuoti e in degrado?

Abbiamo sei/sette supermercati, perché dovremmo aprirne un altro invece di sostenere i negozi di vicinato che rimettono in circolo i loro utili in questo territorio e sono presidi importanti in quartieri abitati prevalentemente da anziani?

Qual è la logica, dov’è il buonsenso? No, io non sono zio Reginaldo, ma anche se lo fossi avrei più bisogno di un laghetto che di un supermercato!

Daniela Soligo