Supermercati, Colombara risponde a Zoppello: “sembra abbastanza confuso…”

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L’assessore Zoppello – scrive Raffaele Colombara Consigliere Comunale Lista “Quartieri al Centro” – Assessore all’Urbanistica, ma ad honorem anche al Sorriso, sembra abbastanza confuso nella sua riflessione in margine alla mia proposta di ieri. Parla di programmazione, ma sei mesi sono passati e, a parte la grande confusione generata tra i cittadini per le limitazioni al traffico per l’inquinamento, non si è vista ancora alcuna idea concreta.

Non sembra chiaro all’Assessore, soprattutto, che un conto sono le previsioni urbanistiche della passata amministrazione, pluriennali, un conto sono le ultime norme urbanistiche approvate dalla Regione, che stanno permettendo, queste si, la proliferazione indiscriminata di supermercati alla quale stiamo assistendo in questi mesi.
Nella sua analisi, infatti, Zoppello sembra molto chiaro almeno su una cosa, quando attribuisce alla Regione, governata dalla Lega le responsabilità di quella che sta diventando una emergenza “supermercati ovunque”. Zoppello parla anche di normative europee, ma è maggiormente perentorio nelle attribuzioni alla Regione.
Sarà interessante capire ora cosa diranno gli esponenti leghisti, qualcuno esponente della stessa Regione, in Consiglio comunale. 
LA PROPOSTA
La mia riflessione è comunque legata all’opportunità di rendere il Comune protagonista del futuro della città, non solo subire le imposizioni dall’alto. 
Per fare questo ci vuole un disegno concreto, quello che finora non ha prodotto Zoppello, che metta al centro del programma i quartieri della città. Il sostegno ai negozi di vicinato, realtà che contribuiscono a creare l’identità del quartiere, deve esserci nelle scelte amministrative. Non solo nella campagna elettorale. Zoppello infine, mi invita a lanciare qualche proposta: una proposta concreta che lancio è quella, ad esempio, dell’acquisizione dell’area ex Barcaro Zaccaria, visto il momento particolarmente favorevole, e trasformarla poi in una opportunità per la comunità.
La faccia sua. Questo significa essere in grado di gestire ed amministrare una città, non impedire, ma proporre sempre qualcosa che metta al centro esclusivamente il bene dei cittadini.