Superstrada Pedemontana Veneta: Europa Verde chiede la rinegoziazione della convenzione

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trump jr Superstrada Pedemontana Veneta

La gestione finanziaria della Superstrada Pedemontana Veneta torna al centro del dibattito politico. La recente relazione della Corte dei Conti evidenzia gravi criticità economiche legate all’opera, sollevando le preoccupazioni dei consiglieri regionali di Europa Verde, Andrea Zanoni e Renzo Masolo.

Il Problema del Debito e le Perdite per la Regione

wwSecondo la Corte dei Conti – Sezione di controllo per il Veneto, dal 1° marzo al 30 novembre 2024, la Regione ha versato alla concessionaria SIS 140 milioni di euro, mentre gli incassi da pedaggi si sono fermati a 93,5 milioni di euro, con una perdita netta di 47,3 milioni di euro.

Il punto più critico riguarda il canone che la Regione deve pagare alla SIS: un importo variabile tra 165 e 435 milioni di euro l’anno fino al 2064, con una media di circa 300 milioni di euro all’anno. Un peso finanziario che potrebbe compromettere altri servizi essenziali per i cittadini veneti.

La Richiesta di Europa Verde: “Zaia Rinegozi la Convenzione”

I consiglieri Andrea Zanoni e Renzo Masolo hanno ribadito la necessità di una revisione immediata della convenzione con SIS, denunciando un modello finanziario insostenibile che rischia di generare un buco da 6,5 miliardi di euro entro la fine della concessione.

“La gestione della Pedemontana è un disastro annunciato. Zaia ha stipulato un accordo che mette il rischio d’impresa a carico della Regione e, di conseguenza, dei cittadini veneti. Il Presidente deve rinegoziare subito le condizioni, se non vuole essere ricordato per aver lasciato un’eredità finanziaria devastante”, dichiarano Zanoni e Masolo.

Ritardi, Sanzioni Non Applicate e Problemi Strutturali

Oltre agli aspetti finanziari, la Corte dei Conti ha evidenziato il mancato rimborso alla Regione di 20 milioni di euro di IVA indebitamente versata e la mancata applicazione di sanzioni per i ritardi nei lavori, che ammonterebbero a circa 2 milioni di euro.

Inoltre, persistono criticità infrastrutturali, come le problematiche della Galleria di Malo, soggetta a infiltrazioni d’acqua, e il mancato completamento delle opere complementari necessarie a ridurre il traffico nei centri abitati.

Il Futuro della Superstrada Pedemontana Veneta

Per i consiglieri di Europa Verde, la situazione finanziaria della Superstrada Pedemontana Veneta rappresenta un serio rischio per il bilancio regionale, con possibili ripercussioni sui servizi pubblici essenziali, dalla sanità ai trasporti.

“Zaia deve assumersi le proprie responsabilità e intervenire immediatamente per evitare un collasso finanziario”, concludono i consiglieri Zanoni e Masolo.