Svelati i vincitori del concorso “Artefici del nostro tempo”: le opere esposte a Ca’ Pesaro e al Padiglione Venezia. Tutti i 60 finalisti anche al Candiani e a Forte Marghera.

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Venezia si fa promotrice della cultura giovanile contemporanea con il concorso “Artefici del nostro tempo”: lanciato dal Comune lo scorso 8 febbraio, il progetto è giunto oggi alla sua realizzazione, con l’inaugurazione della mostra dei vincitori a Ca’ Pesaro e la premiazione dei primi tre classificati per ciascuna delle 6 sezioni del bando. La cerimonia si è svolta proprio alla Galleria internazionale d’arte moderna di Venezia, alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Gabriella Belli, e della curatrice del Padiglione Venezia, Giovanna Zabotti.

“Tutto è nato da un incontro che ho avuto con il sindaco di San Paolo in Brasile – ha ricordato il sindaco Brugnaro – città che ospita un’altra famosa Biennale d’Arte, durante il quale è emersa la necessità di dare spazio ai giovani e alle nuove discipline artistiche. L’idea è di aprire la città alla creatività. Ecco allora che le prime opere classificate verranno esposte qui a Ca’ Pesaro, luogo in cui nel ‘900 si promuoveva l’arte moderna, e a rotazione al Padiglione Venezia, dove da tre anni a questa parte puntiamo ad esporre la miglior produzione della città. Ma tutte le 60 finaliste saranno visibili al pubblico anche a Mestre, che è il luogo della modernità. La città nel suo complesso vuole essere aperta ai giovani e vogliamo che la produzione culturale possa tornare ad esserne una parte integrante. Questo è il senso di ‘Artefici del nostro tempo’. Per l’anno prossimo contiamo di fare di più e meglio, nel senso che vogliamo trovare ulteriori spazi e spero anche di riuscire a portare alcune opere alla Biennale brasiliana”.

La risposta al bando è stata massiccia: sono state presentate complessivamente 2262 candidature (161 per la poesia visiva, 76 per la street art, 1286 per la pittura, 77 per i video clip musicali, 98 per il fumetto e 694 per la fotografia) da parte di autori tra i 18 e i 35 anni.

“La quasi totalità dei lavori che abbiamo analizzato è caratterizzata da un misto di inquietudine e speranza – ha poi spiegato Gabriella Belli – a dimostrazione che questa generazione di giovani è capace di cogliere gli aspetti e i pronunciamenti del nostro tempo, che sono sicuramente critici. E’ importante dare loro spazio e slancio proprio qui a Ca’ Pesaro, che ha giocato un ruolo fondamentale nella storia dell’arte moderna italiana”.

Le opere che si sono aggiudicate il primo premio sono: il videoclip musicale “Mostarda” di Gloria Maria Gorreri, il fumetto “Il regalo” di Emanuele Simoncini, il dipinto “1.68 ricordo su misura” di Gabriele Siniscalco, il lavoro di Street art “Wait” di Gioele Bertin, la fotografia “Il tempo dell’analisi” di Valeria Annunziata Salvo e la poesia visiva “Aversa FS – Poesia di Giovanni Vanacore” di Alessandro Durso.

Quest’ultime – come ha avuto modo di spiegare Giovanna Zabotti – saranno esposte, dal 15 giugno a rotazione, ogni 15 giorni, anche al Padiglione Venezia, nel corso della 58esima Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, mentre tutte le 60 finaliste saranno visibili a Mestre a partire dal 14 giugno, sempre fino al 24 novembre, tra il Centro Culturale Candiani e Forte Marghera (qui in particolare le 10 opere di Street Art, per gli spazi disponibili che consentiranno proiezioni e applicazioni su supporti diversi). Ai primi tre classificati del concorso è andato inoltre un contributo pari a 3mila, 2mila e mille euro.

Videoclip musicale “Mostarda” di Gloria Maria Gorreri

Fumetto “Il regalo” di Emanuele Simoncini

Dipinto “1.68 ricordo su misura” di Gabriele Siniscalco

Lavoro di Street art “Wait” di Gioele Bertin

Fotografia “Il tempo dell’analisi” di Valeria Annunziata Salvo

Poesia visiva “Aversa FS – Poesia di Giovanni Vanacore” di Alessandro Durso