Secondo un lancio dell’Ansa, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è indagato nell’ambito di un’indagine che ha portato all’arresto di diverse persone, tra cui l’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso.
Oltre a Brugnaro, l’indagine coinvolge anche altre figure di spicco dell’amministrazione comunale: Morris Ceron, capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del Comune, e Derek Donadini, vicecapo di Gabinetto. L’indagine riguarda le trattative di vendita dell’area dei “Pili”, situata sulla laguna di Venezia, all’imprenditore singaporiano Chiat Kwong Ching. Al centro dell’inchiesta vi sono accertamenti relativi al blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro.
Questa notizia segue un precedente lancio di Adnkronos,anticipato da ViPiu.it, che aveva già segnalato l’indagine su diciotto persone, inclusi amministratori e pubblici funzionari, tra cui l’assessore comunale di Venezia Renato Boraso, attualmente in custodia cautelare in carcere. Tra gli indagati figurano anche Giovanni Seno, direttore generale di Actv, e Luis Lotti, manager italiano di Ching Chiat Kwong.
Stamattina, i militari della Guardia di Finanza di Venezia, su delega della Procura veneta, hanno eseguito perquisizioni e applicato misure cautelari, tra cui il sequestro preventivo di un milione di euro. L’operazione ha coinvolto numerosi amministratori, funzionari pubblici e imprenditori, mettendo in luce un complesso sistema di presunte irregolarità nei processi di appalto e gestione della pubblica amministrazione.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire ulteriormente le responsabilità e le dinamiche che hanno portato a questi sviluppi, mantenendo alta l’attenzione sulle pratiche amministrative e sulla trasparenza nella gestione dei beni pubblici.
