“Sono sempre stato abituato a lavorare con le persone e ho intenzione di farlo anche in SVT”. Si presenta così Simone Vicentini, 44 anni, vicentino e tifoso del Lane, nuovo presidente della Società Vicentina Trasporti, con un’esperienza manageriale di trasporti nel settore terrestre e internazionali, nella conferenza stampa presso la Provincia di Vicenza, nello stesso giorno in cui il sindacato USB annuncia l’adesione allo sciopero nazionale di 4 ore accusando il vecchio cda di aver tenuto poco in conto proprio le persone e auspicando un maggiore dialogo. Presenti il sindaco e presidente della Provincia Francesco Rucco, l’assessore alla Mobilità e vicesindaco Matteo Celebron, il direttore generale di Svt Umberto Rovini, i consiglieri di Svt dottoressa Carlotta Baruchello e dottor Angelo Tonello e appunto Simone Vicentini. “Ho accolto con piacere questa nuova sfida per affrontare temi come la mobilità sostenibile e fare qualcosa per la città” ha detto.
Fondo sociale Covid grazie al bilancio in attivo
“Gli enti locali hanno chiesto e ottenuto che, considerando anche i 113 mila euro di attivo in bilancio nonostante il Covid, si crei un fondo sociale, una sorta di ristoro per le famiglie in difficoltà economica per il Covid” ha esordito il sindaco Rucco. “Puntiamo ad aumentare il parco mezzi – ha aggiunto – anche perché nel 2026 c’è la gara per il servizio pubblico locale che speriamo possa essere assegnata di nuovo a Svt”.
“Le sfide – ha aggiunto il vicesindaco Celebron – sono l’adeguamento del parco mezzi e la questione del passaggio degli autobus dentro le mura. In questo caso vogliamo cercare di coniugare le caratteristiche particolari della nostra città, storica, con l’esigenza di garantire il trasporto pubblico”.
Filobus
Il consigliere Tonello ha parlato poi del filobus, un altro degli obiettivi dell’azienda. La linea cosiddetta rossa è quella finanziata dalla Tav, le linee verde e blu sono nel Pums, considerate importanti e nel piano di Ripresa e resilienza ci sarebbero dei finanziamenti per la realizzazione di queste due linee. “Per avere accesso a quei finanziamenti – spiega Celebron – bisogna avere il documento preliminare del Pums. Noi quest’anno a bilancio abbiamo già messo a bilancio il finanziamento per una delle due linee, oltre a quella che sarà realizzata con l’arrivo dell’alta velocità e capacità, dove esiste già un finanziamento. La linea maggiore, la spina est-ovest, è già finanziata sia per la parte mezzi sia per la parte infrastrutture. Un’altra linea abbiamo intenzione di finaziarla prossimamente anche a seguito dell’approvazione del documento preliminare. Il progetto costa sui 200-250 mila euro. I 19 milioni per i mezzi sono congelati perché finché non abbiamo il progetto che deve essere redatto dall’appaltatore, non possiamo fare un progetto di una commessa che fa parte di Rfi, il progetto è in capo a chi sta facendo il progetto Tav. Nel momento in cui noi sappiamo come viene fatto il progetto noi andiamo ad ordinare i mezzi, ma dobbiamo prima conoscere l’infrastruttura. Siamo in contatto con Roma ma il Comune non ha in mano quella partita lì. Avevamo provato a chiedere di scorporare una parte per partire intanto con un nostro progetto ma ci hanno detto di no perché sia l’opera principale che quelle complementari devono stare dentro lo stesso pacchetto”.
Peri-metrò e servizio serale
“L’idea che mi sono fatto – afferma Vicentini – è che il peri-metrò e il servizio serale sono due dei servizi a chiamata da spingere di più. Il primo perché è utile per anziani, disabili, persone che hanno difficoltà e che abitano nelle periferie e nelle frazioni. Per quanto riguarda il servizio serale immaginiamo che prima o poi il coprifuoco verrà abolito e che i giovani vorranno tornare a divertirsi e recuperare quello che non hanno fatto. Con il servizio serale portiamo via i giovani dalle strade di sera e sono pericoli in meno per i nostri ragazzi. Lì sarà fatto un intervento di comunicazione, intendiamo promuovere peri-metrò perché ci siamo accorti che non è molto conosciuto. Ci sono anche dei mezzi belli esteticamente, si tratta solo di promuoverlo”.
“Vivendo io in una frazione – aggiunge Rucco a proposito del peri-metrò – mi sono accorto che quando il cittadino capisce come funziona lo trova eccezionale, ma la popolazione anziana da Bertesina a Polegge fa fatica ad accedere il sistema, anche se basta una telefonata. Bisogna spiegarlo bene ai cittadini, perché una volta che lo capiscono lo usano e lo apprezzano.
Obiettivi
“L’obiettivo a lungo termine comprare 25 autobus all’anno da qui ai prossimi sei anni e questo porterebbe l’età media della flotta a 7.7, allineata alla media europea – spiega Vicentini -. I soldi arrivano dal piano nazionale strategico e dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Recovery Fund)”. “Costano 250 mila euro al pezzo” spiega il direttore Rovini, stiamo parlando di una spesa di circa 6 milioni all’anno, in parte finanziata dal piano nazionale e in parte dall’azienda stessa. Il piano di aumento della flotta è iniziato nel 2018, abbiamo appena concluso l’appalto per l’acquisto di 40 nuovi mezzi – all’inizio – spiega ancora Rovini eravamo indietro, ma adesso l’obiettivo è raggiungibile e forse arriviamo anche meglio”.