Giovedì 4 luglio 2024 alle 21 nel giardino di Porto Burci di Vicenza la serata conclusiva di “Taci, anci parla” con le parole di Carla Lonzi, scrittrice e critica d’arte italiana, femminista teorica dell’autocoscienza e della differenza sessuale, per l’ultima serata della rassegna Taci, anzi parla. La voce di Carla Lonzi all’origine del femminismo.
“Un’occasione – fanno sapere gli organizzatori – per brindare insieme a questo percorso di sei incontri, nato da un’idea di Patricia Zanco (Fatebenesorelle), e realizzato in collaborazione con Comune di Vicenza, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, Fondazione Monte di Pietà, Accademia Olimpica, CISL Vicenza, UIL Veneto, CGIL Vicenza, Casa di Cultura Popolare, Biblioteca Civica Bertoliana e Presenza Donna.
Ancora una volta, a fianco alle interpretazioni curate da Patricia Zanco e agli interventi dellɜ partecipanti moderati da FLUSSE, saranno presenti due ospiti che ci accompagneranno nell’approfondimento: Valeria Mercandino, attivista e ricercatrice indipendente, e Daniela Pietta, femminista e ricercatrice indipendente. Ingresso libero. Il programma completo è consultabile sul sito.
VALERIA MERCANDINO è un’attivista femminista e queer, ha studiato a Roma e a Verona, dove vive e lavora come docente di scuola superiore di secondo grado.
I suoi temi di interesse sono stati via via: l’autocoscienza come pratica di soggettivazione, il lesbismo politico in Italia, i movimenti femministi radicali. Ha conseguito un dottorato in Scienze Umane e Filosofia dal titolo Deculturizzazione e coscienza femminista. Carla Lonzi e il rapporto con la cultura maschile. Dal 2008 in poi ha fatto parte di collettivi, misti e separatisti, tra cui Diversamente Occupate, Femministe Nove, Non una di meno. È stata redattrice di Iaph Italia e ha collaborato con diverse riviste femministe tra cui DWF, Via dogana, Leggendaria, Diotima. Ora si sta concentrando sull’attualità del pensiero di Lonzi e la divulgazione della storia dei femminismi. È attivista del circolo Arcigay Pianeta Milk di Verona.
DANIELA PIETTA è cresciuta in una periferia di Brescia a cui ha dedicato una ricerca etnografica. È laureata in filosofia e psicologia presso l’Università degli Studi di Verona; nel percorso di studi ha scandagliato le tematiche di genere, del corpo e della s3ssualità. In particolare, cerca continuamente di confrontarsi col pensiero di Carla Lonzi anche con altre donne, come Ausilia Binda. Ha lavorato dal 2012 al 2015 presso il Consultorio Familiare A.I.E.D. Verona. Si occupa di educazione alla s3ssualità e all’affettività con corsi e laboratori. Da sempre impegnata a livello politico femminista: ha contribuito nel 2006 alla nascita del Collettivo Femminista Benazir a Verona; dal 2010 al 2015 ha partecipato al gruppo 3G (3 generazioni di donne a confronto) a Verona; ha preso parte al movimento transfemminista NUDM tra Brescia e Verona. Dal 2018 si è avvicinata al gruppo Donne Sant’Eufemia di Brescia.