Taglio parlamentari, Zanettin contrario per il clima e il modo in cui è stato deciso. D’accordo con Langella?

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Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia
Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia

On. Pierantonio Zanettin, ci spiega le ragioni per cui  ha votato a favore del taglio dei parlamentari?

No, direttore. Non è esatto Io questo taglio non l’ho votato.

Si spieghi meglio allora.

Ho sempre manifestato grandi riserve su questa riforma, esposte anche pubblicamente. Martedì  pomeriggio all’improvviso ho avuto una urgenza professionale. L’ho considerata  un segno della Provvidenza. Al momento del voto mi trovavo quindi nel mio studio di Roma. La  sera, prima di andare a letto, mi sono guardato allo specchio e mi sono trovato in pace con la coscienza.

Non teme ora reprimende da parte del Suo partito, che invece ha votato a favore?

Forza Italia è un partito liberale, che ha sempre rispettato il voto di coscienza. Per questo mi ci trovo bene. Anche il  collega ed amico On. Simone Baldelli ha condotto pubblicamente una bellissima e solitaria battaglia  ed ha votato contro questo provvedimento. Non ho quindi alcun timore.

Per quali motivi contesta questa riforma?

Non contesto tout court la riduzione del numero dei parlamentari. Peraltro la votai già nel 2005. Contesto per il clima in cui viene oggi effettuata. È in atto un’orgia populista antiparlamentare. Un conto è ridurre i parlamentari per valorizzarne ruolo e funzioni, come con il superamento del bicameralismo perfetto. Altra cosa è farlo, proponendo insieme il vincolo di mandato o il referendum propositivo “prendere o lasciare”, così come vuole il Movimento 5 Stelle. Considero molto pericoloso indebolire la democrazia parlamentare rappresentativa, soprattutto in questi anni i cui molti italiani paiono affascinati dagli uomini forti al comando e guardano con simpatia alle “democrature”.

Anche il PD e Matteo Renzi hanno votato a favore

Il PD e Renzi, che nelle precedenti tre letture avevano sempre votato contro, esprimendo giudizi pesantissimi su  questa riforma, nella quarta ed ultima hanno  fatto inversione ad U. Hanno accettato il ricatto del Movimento 5 Stelle. La Costituzione è stata usata come merce di scambio. Leggendo i giornali oggi mi pare che molti si siano pentiti del voto.

Il Movimento 5 Stelle si è però impegnato ad una riforma della legge elettorale

Per ora è solo un impegno generico. Nessun progetto di legge è stato depositato dalla maggioranza ed anche sui tempi non ci sono certezze. Il capogruppo del PD Del Rio nel dibattito ha parlato anche di contrappesi. Ma i contrappesi devono avere rilievo costituzionale, e non possono essere affidati alla legge elettorale e ai regolamenti parlamentari.

Però il nostro parlamento era quello più numeroso nel rapporto tra eletti ed abitanti.

Ed ora siamo passati all’estremo opposto. Ora solo gli Stati Uniti, che peraltro sono uno stato federale, hanno un rapporto inferiore al nostro.

Tutti i sondaggi dicono però che la maggioranza degli italiani è a favore della riforma.

Probabilmente è così. Ma, in certi momenti della storia, gli spiriti liberi devono farsi guidare dalla coscienza e non dalla convenienza.

 

Insomma, alla fine di questa intervista, verrebbe da chiedersi come mail il “liberale” Zanettin condivida alcune considerazioni del comunista Langella. Beh, proprio questo sarebbe il bello della politica, se tornasse in auge al posto dei post beceri su FB e dei selfie promozionali al posto del lavoro di studio che serve per fare proposte in aula…