Taglio del 20% delle rette degli asili nido di Vicenza, PSI Vicenza: una scelta progressista che preoccupa la destra

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Un asilo nido tra gli asili nido di Vicenza
Uno degli asili nido

Il PSI non può che esprimere soddisfazione per il taglio del 20% delle rette degli asili nido. Un buon inizio che siamo certi preluda al totale azzeramento delle rette per tutti coloro che a Vicenza vorranno iscrivere i propri figli negli istituti comunali e convenzionati. Un punto a favore nella lotta alla denatalità. Una vera rivoluzione per il nostro Comune.
E’ naturale che la destra, oggi all’opposizione, reagisca criticando e preoccupandosi per il futuro degli asili nido privati. Una critica ideologica e quindi, provenendo da destra, comprensibile.
Le strutture private svolgono un compito essenziale laddove lo Stato e gli Enti territoriali vengono meno. Un compito che va riconosciuto, uno sforzo dal cui peso vanno sollevate.
Certo si tratta di un inizio. Mancano i posti, è necessario assumere insegnanti e collaboratori, bisogna ampliare gli spazi, creare aule. C’è da chiedersi perché non sia stato fatto prima. Anche in questo caso si tratta forse di una domanda retorica visto che, in un Paese in cui le ideologie liberaldemocratiche e neoliberiste si sono affermate per quasi trent’anni, le politiche sono orientate alla sussidiarietà più che alla solidarietà, all’intervento dei privati (che hanno come scopo innanzitutto il profitto) più che del pubblico, dello Stato e degli Enti Locali (il cui scopo è soddisfare i bisogni essenziali di tutti i cittadini).
Luca Fantò                                                        Giuseppe Toscano
Segretario cittadino PSI Vicenza                Segretario provinciale PSI Vicenza