Si è concluso il progetto Take It Slow (Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow), programma Interreg Italia Croazia, avviato nel 2020, di cui la Regione del Veneto è partner, e che ha l’obiettivo di gestire e promuovere la regione adriatica come una destinazione integrata, sostenibile, accessibile, verde e lenta basandosi sulla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
Il progetto si inserisce in un quadro di azioni che la Regione del Veneto sta portando avanti al fine di migliorare l’accessibilità dell’offerta turistica in favore delle persone con bisogni specifici e di rendere così l’esperienza di viaggio il più possibile universale, in un contesto di mobilità dolce e attenzione alle eccellenze del territorio.
Da Stra a Dolo, andata e ritorno, in due percorsi in bici e in barca, alla scoperta del territorio della Riviera del Brenta, coniugando accessibilità, sostenibilità e turismo lento. L’iniziativa “Riviera Accessibile” si è svolta ieri coinvolgendo novanta persone tra operatori e utenti, ed è stata organizzata dalla Regione del Veneto – Direzione Turismo in collaborazione con il Comune di Stra, il Museo Nazionale di Villa Pisani, Villa Foscarini Rossi, e con il coinvolgimento di 17 associazioni impegnate nel supporto a persone con necessità specifiche attive in tutto il Veneto.
La domenica in Riviera è stata l’occasione per far conoscere i nuovi strumenti di supporto alla visita per persone con necessità particolari, come non vedenti e persone con disabilità cognitive. La Regione del Veneto, attraverso progetti europei come Take It Slow, ha prodotto alcune Guide in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), Mappe tattili e Modelli in 3D di numerosi luoghi della cultura del Veneto, tra cui Villa Pisani, Villa Foscarini Rossi e Villa Loredan. In tutto sono state realizzate 20 guide speciali, 14 mappe tattili realizzate in braille e 11 modelli tridimensionali, cui se ne aggiungeranno presto altre.
“Nel turismo e non solo, accessibilità, sostenibilità e inclusività devono procedere di pari passo – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner – fare ospitalità significa comprendere appieno i bisogni sia di ciascun ospite, sia della collettività dei visitatori. La sfida di un turismo concretamente sostenibile sta nel coniugare la capacità di essere attrattivi e l’attenzione a ciascuna istanza, creando un’offerta realmente universale e a disposizione di tutti, nessuno escluso. L’Europa ci mette a disposizione delle risorse che, come Regione, dimostriamo di anno in anno di essere in grado di mettere a frutto in maniera più che virtuosa. Agire sull’inclusione ci rende allo stesso tempo più consapevoli e più competitivi”.