Egr. direttore, che ancora mi ospita, tutto il mainstream a dirci che per ottenere i nostri soldi dalla Comunità europea si devono fare delle riforme per rendere più competitivo il nostro paese. Di concerto al G20 di Venezia i “grandi” della terra, ben serviti e riveriti, si riuniscono per decidere il futuro di milioni di individui (autorizzati da chi non si sa), il tutto anche con riunioni riservate cui sono ammessi giornalisti “ammaestrati”, pardon accreditati, o riunioni segrete delle quali poi fornire riassunti filtrati ed edulcorati per la plebe.
Ciò che mi lascia non solo sconcertato, ma veramente incavolato, è che in entrambi i casi a decidere sulla pelle della gente siano sempre gli stessi. Gli stessi che hanno creato un mondo di poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi. Gli stessi che hanno speculato (e forse anche voluto farlo?) sulla pandemia. Gli stessi che hanno maneggiato le cose in modo che, mentre un tempo la politica govenava l’economia che, a sua volta regolava la finanza, ora avviene il contrario. Chi maneggia il potere si serve della finanza più sporca per regolare l’economia che a sua volta condiziona la politica. Al solo pensare poi che a queste riunioni partecipano anche i rappresentati delle banche centrali, quelli che hanno salvato le banche tedesche, lasciando affossare alcune banche italiane, l’incavolatura aumenta al cubo. Se a Venezia ci fosse ancora un doge, di quelli che sapevano governare società ed economia nell’interesse di tutti, credo che avrebbe imbarcato tutti questi venduti rappresentati della politica e della finanza su una carretta del mare a fare su e giù tra la Laguna e Tripoli fin tanto che non trovassero almeno un accordo per risolvere il problema migranti. Per i più riottosi, qualche mesetto ai Piombi che tanto, dopo aver alterato l’economia mondiale a vantaggio di pochi, un po’ di galera a tutti ‘sti personaggi pieni di fuffa non farebbe poi male, almeno ce ne libereremmo per un po’.
Distinti saluti e buon fine settimana, egregio direttore,
Franco Barbieri