Incontro del Comitato Albera in Provincia di Vicenza martedì 3 ottobre. Gianni Rolando, Fiorenzo Donadello e Sonia Brazzale sono saliti a Palazzo Nievo per esporre al delegato alla mobilità, il consigliere Valter Orsi, sindaco di Schio, e all’ingegnere Stefano Mottin di Vi.Abilità le ragioni della richiesta dell’incontro.
Durate la riunione si è fatto il punto sulla realizzazione della tangenziale Nord Est di Vicenza, di cui la Bretella dell’Albera costituisce solo il primo stralcio, dovendosi realizzare gli altri tre stralci. Il secondo è il prolungamento di via A. Moro-viale Serenissima ad est della strada Postumia e, per chiudere l’anello della nuova tangenziale di Vicenza, il collegamento alla base militare Del Din, una “bretellina” già completamente finanziata per 92,54 milioni di euro.
Per la Bretella dell’Albera, Anas certifica al 91,06% lo stato avanzamento lavori per quanto riguarda le opere accessorie, dalle mitigazioni alle piste ciclabili. L’attuale Bretella è in carico “provvisoriamente“ alla Provincia in attesa della definizione e firma del collaudo amministrativo da Ministero, Regione, Anas e firma del sindaco e presidente Provincia Vicenza.
Per le opere al verde di mitigazione ambientale e paesaggistiche dovrebbero iniziare le piantumazioni in questo mese di ottobre ed è stata richiesta ad Anas anche l’installazione di un nuovo tratto di barriere anti-rumore in zona Costabissara, come richiesto dalle famiglie residenti. Sulla sicurezza il Comitato ha perorato la verifica della segnaletica stradale più chiara per la Bretella con la predisposizione del divieto di transito delle bici e monopattini e relativa messa in funzione delle piste ciclabili laterali alla bretella stessa.
Poi ci sarebbe anche il prolungamento con la nuova variante alla Sp 46 da Vicenza a Schio-Torrebelvicino che è in fase di definizione del progetto essendo il bando di gara assegnato a due RTI, raggruppamenti temporanei d’impresa, che hanno il compito di redigerne il progetto definitivo, prevedendo una strada tipo Bretella.
La nuova tangenziale dovrebbe garantire una mobilità, anche delle merci, il più lontano possibile dalla città di Vicenza, che come risulta anche dagli ultimi dati, è sempre più inquinata, con l’aggravarsi dei livelli di pm10 e altre polveri sottili che minano la salute dei cittadini.