Tante iniziative concrete di solidarietà e sostegno alla Pace si sono svolte in Italia e in Europa, Ciambetti: ma sono passate sotto silenzio

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Iniziative per la pace in Italia e Europa
Iniziative per la pace in Italia e Europa

(Articolo di Roberto Ciambetti Presidente del Consiglio regionale del Veneto sulle iniziative per la pace in Italia e Europa da VicenzaPiù Viva n. 10sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

La Pace non è patrimonio di questa o quella parte politica, servono il risveglio critico delle coscienze e l’educazione dei giovani al rispetto reciproco.

Tutti i conflitti in corso sono devastanti, compresi quelli di cui l’opinione pubblica ha una conoscenza superficiale: per difendere la Pace i primi nemici da sconfiggere sono l’ignoranza, la disinformazione, la propaganda a senso unico e contemporaneamente occorre sostenere le iniziative di mediazione e risoluzione dei conflitti.
Quando scoppiò la guerra in Ucraina come presidente del Consiglio regionale riuscii a organizzare il 1° maggio del 2022, con il Comune di Venezia e con la Fenice, il primo concerto tenuto all’estero dall’inizio del conflitto dall’Orchestra nazionale Ucraina.
Musica per la Pace lo chiamammo e a Venezia fu un successo, con decine di sindaci presenti a rappresentare le nostre comunità, decine e decine di lavoratori che prestarono gratuitamente la loro opera affinché il Concerto potesse svolgersi al meglio ma l’evento ebbe una scarsissima eco sulla stampa e nelle televisioni nazionali. Quante iniziative concrete di solidarietà e sostegno alla Pace si sono svolte in Italia e in Europa ma sono passate sotto silenzio? La Pace ha veramente spazio nella formazione delle coscienze o prevalgono altri interessi? Ricordate la censura che colpì persino papa Francesco quando nel marzo 2022, davanti all’escalation ucraina molti parlamenti europei, compreso quello italiano, votarono l’aumento delle spese militari? «Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!», disse il Papa finendo censurato da Tv e giornali. Il 28 luglio dello scorso anno a palazzo Ferro Fini ospitammo, tra mille polemiche e critiche, il professor Alessandro Orsini che presentò il suo libro il libro Ucraina. Critica della politica internazionale perché, da una parte, volevamo far riflettere su quello che potevamo fare e non abbiamo fatto per evitare questa tremenda guerra, dall’altra perché non si può difendere la pace azzerando ogni giudizio critico e addormentando le coscienze. Ecco, per difendere e promuovere la Pace abbiamo bisogno del risveglio critico delle coscienze, dobbiamo dare voce alla Pace senza ideologizzazioni perché la Pace non è patrimonio di questa o quella parte politica, non è esclusiva della destra, della sinistra o del centro, è bene inalienabile di tutti e tutti dobbiamo difenderla e promuoverla. Dobbiamo incoraggiare i giovani ad analizzare criticamente le informazioni, evitare pregiudizi, insegnando loro la storia, spiegando gli effetti devastanti delle guerre passate e le conseguenze dei conflitti. Dobbiamo educare i giovani sui diritti umani e l’importanza di rispettarli, rispettando gli altri, l’altrui pensiero e per far ciò dobbiamo usare i mezzi prediletti dai giovani dai film ai social, dalla musica all’arte alla televisione per trasmettere messaggi di pace e comprensione reciproca, educando al rispetto, non accettando più ogni forma di bullismo, cyberbullismo, trolling, hate speech e ogni forma di intolleranza.