L’assessore al Bilancio del Comune di Vicenza Marco Zocca ha presentato in una conferenza stampa in Sala Stucchi di Palazzo Trissino-Baston, le novità relative alle tasse comunali per il 2023.
“Nonostante l’inflazione, l’aumento dei costi e tutte le difficoltà – ha spiegato l’assessore – per il 2023 non c’è alcun aumento di tasse comunali. Le aliquote rimangono ferme così com’erano già nel 2022. Ricordo che, nel 2021, al momento del Covid, il Comune aveva già fatto una serie di manovre di riduzioni delle aliquote, che nel 2023 sostanzialmente continuiamo, e manteniamo anche quelle esenzioni che avevamo già introdotto.”
“Ci sono alcune piccole novità per l’Imu – ha proseguito Zocca -. Una aliquota agevolata dello 0,84% per chi farà contratti d’affitto agli studenti universitari. In città sono pochi, mi dicono solo dieci, e, per agevolare e stimolare questi affitti, abbiamo abbassato di un 20% l’aliquota.”
“Una seconda agevolazione – ha aggiunto l’assessore sempre a proposito di IMU – riguarda ville e palazzi di interesse storico aperti per fini culturali e turistici, edifici privati come la Rotonda, che hanno costi notevoli di ristrutturazione e di mantenimento. La riduzione dell’aliquota è dallo 0,84 allo 0,76%. La terza novità è l’introduzione di un’aliquota minima dello 0,48% per i fabbricati, come negozi e laboratori, che saranno locati a giovani imprenditori per i primi tre anni della loro attività.”
Permangono, poi, le agevolazioni fatte nel tempo: l’aliquota minima per gli alberghi, la riduzione allo 0,76 a chi affitta i negozi di tutte le categorie commerciali e a chi fa lo sconto sul canone di locazione degli stessi. Permangono le agevolazioni per gli immobili dati all’Ater e per quei negozi che hanno l’attività interclusa a causa di lavori sulla pubblica via che superano i sei mesi di durata.
“Altra novità per l’Imu – ha aggiunto Zocca – è l’attivazione entro giugno di un portale dei tributi locali, dove ogni contribuente può verificare e modificare i dati dei propri immobili e può stampare la delega F 24.”
Anche nell’ambito della Tassa di Pubblicità non c’è nessuna modifica. Rimangono, infatti, le esenzioni d’imposta sulle insegne fino a 5 m², per le associazioni del Terzo Settore, per i cartelloni pubblicitari oscurati a causa di lavori edili.
“Anche l’imposta di soggiorno, che a Vicenza si paga solo fino al quinto giorno di permanenza, non è modificata – ha spiegato l’assessore -. Confermate le esenzioni ai minori di 14 anni e quelle per i malati che effettuano terapie presso le strutture sanitarie e per gli accompagnatori del paziente. Restano pure quelle classiche per i pullman delle forze dell’ordine e per portatori di handicap e accompagnatori. Nemmeno è modificata l’addizionale comunale per la quale, a Vicenza, l’esenzione è fino a un reddito pari a 18.000 euro.”
Zocca ha illustrato, nell’occasione, anche la delibera sulla ripartizione di una parte dei soldi previsti a bilancio a favore degli edifici destinati al culto, sia quelli di proprietà della Curia sia quelli comunali: “il capitolo è pari a 78.000 euro, così come stabilito da legge perché è una percentuale sul valore del bilancio. Le domande arrivate sono state quattro e abbiamo destinato 1.000 euro alla parrocchia del Cuore immacolato di Maria, 20.000 alla parrocchia di Laghetto, quasi 6.000 a quella di Polegge e 11.000 a quella di Borgo Scroffa. Preciso che le ultime due hanno ricevuto il contributo in via eccezionale visto che l’avevano già ricevuto l’anno scorso, ma avevamo il capitolo capiente.”
“Abbiamo approvato – ha concluso Zocca – la delibera di non accettazione dello stralcio parziale delle sanzioni amministrative dal 2000 al 2015, comprese quelle per violazioni del Codice della strada, introdotta dalla Finanziaria. Avremmo rinunciato a tre milioni di euro, risorse comunali che sono poi destinate a servizi a favore delle famiglie, delle imprese e della collettività. C’è anche un fatto di equità e di rispetto per chi ha sempre pagato. Il contribuente può comunque fare una richiesta di definizione agevolata all’Agenzia delle Entrate e ottenere sostanzialmente gli stessi benefici e senza il limite dei 1.000 euro.” .