Tasse, non tutti i cittadini sono uguali. Aduc: “i rifiuti della Chiesa cattolica”

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tasse sui rifiuti per il Vaticano
tasse sui rifiuti per il Vaticano

Tasse, non tutti i cittadini sono uguali secondo l’associazione Aduc. In questi giorni stanno arrivando le richieste per il pagamento a saldo delle tasse sui rifiuti, e tutti i cittadini giustamente vi stanno provvedendo.

Ma non tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Ché ci sono quelli più uguali che si chiamano Vaticano, e oltre ai santi d’ordinanza che ha in Paradiso, ha anche quelli in Parlamento *. Grazie ai quali non pagherà la tassa sui rifiuti a partire da oggi: approvato un emendamento in commissione sul merito e, visto che si va al voto di fiducia, non ci dovrebbero essere timori di cambiamenti in corso di approvazione finale del decreto fiscale – si legge nel comunicato che pubblichiamo dell’associazione Aduc  (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).

Perché? I patti Lateranensi, quelli dell’art.7 della Costituzione, sono stati richiamati per concedere questo beneficio agli immobili richiamati negli articoli 13, 14, 15 e 16 **.

Ma la Cassazione che da poco aveva detto che le imposte il Vaticano può anche non pagarle, ma la tassa dell’immondizia deve pagarla perché è il corrispettivo di un servizio? Superata dalla storia. La storia si fa nelle stanze e nelle aule del Parlamento dopo aver bene letto l’art.7 della Costituzione.

Ci raccomandiamo: ognuno paghi le tasse, altrimenti è peccato.

* sen. Luciano D’Alfonso (Pd) presidente commissione Finanze del Senato

** Le basiliche di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore e di San Paolo, Castel Gandolfo, la Basilica dei Santi XII Apostoli, le chiese di S. Andrea della Valle e di San Carlo ai Catinari e pure Università Gregoriana, Istituto Biblico, Istituto Orientale e Archeologico, Seminario Russo, Collegio Lombardo, i due palazzi di Sant’Apollinare e la Casa degli esercizi per il Clero di San Giovanni e Paolo.