Tasse su vino ed etichette in UE, Razzolini (FdI): “Al lavoro per stopparli”

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Tommaso Razzolini

Pur comprendendo che quando si parla di salute è necessaria una riflessione approfondita, trovo scandaloso che si voglia tassare ulteriormente le aziende che producono vino. Il settore vitivinicolo rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e non può essere penalizzato con misure sproporzionate e dannose”.

Così il consigliere regionale veneto di Fratelli d’Italia Tommaso Razzolini che spiega: “Le notizie che giungono da Bruxelles non sono incoraggianti. Il nuovo documento di lavoro della Commissione UE, legato al piano Beca (Beating Cancer), ripropone misure che già in passato avevano sollevato forti polemiche, con l’intenzione di imporre nuove tasse sulle bevande alcoliche, limitare le vendite transfrontaliere e introdurre avvertenze sanitarie obbligatorie sulle etichette del vino.

Il progetto prevede anche una regolamentazione più severa della pubblicità, penalizzando ulteriormente il comparto vitivinicolo, che è un pilastro economico e culturale del nostro Paese. Rispetto a tre anni fa, le restrizioni ipotizzate appaiono ancora più stringenti e potrebbero avere effetti devastanti sull’intero settore, mettendo a rischio il lavoro di tante imprese che con dedizione e passione portano avanti una tradizione millenaria.

L’Unione Europea sembra dimenticare che il vino non è solo una semplice bevanda alcolica, ma un simbolo della nostra identità e della nostra storia. È il momento di dire basta. Ho sentito personalmente l’eurodeputato Elena Donazzan che si sta attivando, assieme ai colleghi europei del Gruppo ECR, affinché queste proposte vengano fermate sul nascere.

L’Italia e il Veneto, specie l’area che rappresento, fatta da imprenditori che danno lavoro a migliaia di persone – conclude Razzolini – non possono accettare imposizioni che danneggiano un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Difendere il nostro vino significa difendere la nostra cultura, la nostra economia e il nostro territorio”.