Tutti, dell’opposizione, contro il sindaco Rucco sul 3° lotto Tav Tac a Settecà. I gruppi consiliari di minoranza e il Gruppo Misto hanno convocato una conferenza stampa congiunta sul cavalcaferrovia pedonale di strada Pasubio a Settecà, proprio dove dovrebbe sorgere l’infrastruttura del 3° lotto funzionale Vicenza est della Alta Velocità/Capacità (nei video le nostre interviste ai consiglieri comunali Raffaele Colombara, copertina, e Ennio Tosetto, a seguire).
Gli organizzatori hanno nuovamente stigmatizzato le dichiarazioni del sindaco che ha rivendicato di non sapere nulla sul viadotto lungo 1,6 chilometri e alto al culmine venti metri necessario per dirottare i binari Tav a nord a scavalco della linea storica con un impatto ambientale pesante ai limiti della città. I gruppi consiliari hanno annunciato la richiesta di un Consiglio comunale urgente sul punto e hanno chiesto le dimissioni del primo cittadino.
La notizia dello spostamento dell’infrastruttura a Settecà, frazione del capoluogo, anzichè nel territorio dei comuni di Grumolo delle Abbadesse o di Torri di Quartesolo (come sembra fosse previsto inizialmente) è stata data alcuni giorni fa dall’ex assessore Lucio Zoppello, dal consigliere del Gruppo Misto Andrea Berengo e da Nico Rossi, presidente dell’associazione Rigeneriamo Vicenza ed ha avuto riscontro da parte di Rucco che ha negato che il Comune fosse a conoscenza dello spostamento del viadotto in città e che nessun progetto era stato ancora presentato da Rfi e Iriferr, che realizzano la Tav.
Successivamente è risultato che la versione del sindaco era infondata perchè la nuova collocazione dell’infrastruttura era stata anticipata in più occasioni al Comune, nel cui sito è addirittura presente una immagine della cosiddetta “farfalla di scavalco” nel sito di Settecà. La asserita inverosimiglianza della posizione del sindaco è il fondamento delle critiche delle minoranze ed ha portato alla duplice richiesta di convocare un Consiglio comunale straordinario e di dimissioni di Rucco.
“Ci teniamo a ribadire, ancora una volta – ha replicato in un comunicato il vicesindaco Matteo Celebron – che l’amministrazione è da tempo impegnata nel trovare una soluzione, condivisa con i cittadini, per l’uscita a est dell’alta velocità alta capacità. Dubbi o supposizioni le lasciamo a chi vuole far polemiche e utilizza una slide, non un progetto o una nota specifica, per addossare all’amministrazione responsabilità che non ha”. “Il materiale reso noto in questi giorni – prosegue il comunicato di Celebron -, già inviato ai consiglieri in data 21 aprile 2022 e allegato alla convocazione, non può considerarsi né una proposta progettuale, né tanto meno uno studio di fattibilità, sul quale evidentemente non solo l’amministrazione ma i consiglieri tutti avrebbero avuto qualcosa da dire.”
Sulla polemica c’è anche un intervento di Dodo Nicolai, consigliere comunale di Coalizione Civica, che ha scritto a sua volta in un comunicato: “oggi a est ci troviamo di fronte a una non scelta, abbozzata giusto per avviare un finto processo di partecipazione: per arrabattare questo percorso di finto coinvolgimento evidentemente si sono dimenticati del mostruoso viadotto che però era già previsto. D’altronde era lo stesso sindaco che in consiglio diceva ‘ci hanno detto a novembre 2021 della necessità di anticipare rispetto a Grumolo’. Ma forse il Presidente della Provincia non conosce bene il territorio, visto che prima di Grumolo non c’è molto altro spazio dove costruirlo.”
Al momento il sindaco Rucco ha affidato la replica al suo vice Celebron.