Usb partecipa convintamente alla manifestazione del 30 settembre – scrive in un comunicato per Usb unione sindacale di base Vicenza Germano Raniero – saremo insieme ad altri per contrastare un progetto, solo in parte in costruzione, come quello del tav. Tav è progresso? No, è business.
Le grandi opere servono innanzitutto a chi le costruisce. Il progetto delle grandi opere è legato ad una concezione produttivistica e consumistica della società e dell’ambiente. Produrre senza limiti, spostare persone e merci il piu velocemente possibile. Mentre si palesa una crisi economica torna la moda delle grandi opere, vedi progetto ponte sullo stretto, grandi opere comunque che non muovono più di tanto l’idolatrato pil.
La tav è un progetto solo italiano, sarà una incompiuta, come lo è la Valdastico, e come in parte le varie tangenziali della Pedemontana. Incompiuta grazie alle lotte radicali e popolari della val di susa, incompiuta perché i versanti francese e dei paesi dell’est europa non verranno costruiti. Lo hanno detto i cittadini francesi e la guerra in ucraina è lì a dircelo con chiarezza.
Sindaci, regione, e categorie economiche, sono entusiaste della tav e al massimo pensano solo di spostare la devastazione un metro più in là, a loro interessano in cambio le compensazioni ovvero le caramelline date ai territori. Caramelline amare che infatti contribuiscono alla devastazione, al peggioramento delle condizioni di vita e di salute. Altro mantra dei sostenitori della tav la promessa dei posti di lavoro: è vero ci sarà lavoro. Lavorare per distruggere invece che risanare, appalti e sub appalti che sfrutteranno lavoratori, con rischi di gravi incidenti sul lavoro, di salari precari, che aumenteranno il margine di profitto di società che spesso collidono con ambienti criminali.
Uniti contro la devastazione chiamata progresso nel nostro territorio le devastazioni sono in atto, zona Brescia, Peschiera, San Bonifacio, Alte Melaro: qualcuno si illude che la tav non produca nuove strade, è vero il contrario, nel milanese: “stiamo costruendo la 5 corsia”. Nel nostro territorio la città di Vicenza subirà non solo l’attraversamento ferroviario, ma nuove strade che arriveranno in centro città.
Un enorme stravolgimento del territorio per favorire pochi. ecco è dentro questo quadro di scontro sociale che si lotta, non per trattare modifiche o indennizzi. mettiamo tanti sassolini per inceppare il progetto tav: no tav, no compensazioni, blocchiamo gli espropri, tutela dei cittadini, dell’ambiente, dei lavoratori.