L’aveva promesso ieri, Claudio Cicero. Sul palco di Piazza San Lorenzo, insieme ai ministri Matteo Salvini, Anna Maria Bernini e Guido Crosetto, aveva giurato che oggi avrebbe dato “una chicca in esclusiva sull’alta velocità”. E così è stato. Questa mattina, a 48 ore dal ballottaggio, l’ex candidato sindaco di Impegno a 360º – fresco di riavvicinamento a Francesco Rucco – ha presentato in Contrà Santa Barbara il suo “Progetto Salva-Vicenza”. Vediamo in dettaglio cosa prevede.
Lo slogan è: “Tav zero impatto, zero cantieri”, tiene a precisare. L’idea è infatti quella di sfruttare le linee già esistenti che vanno a Schio e Treviso per evitare di sventrare la città. Il primo punto è la creazione della super stazione, il Lotto 2, che dalla zona Fiera farebbe tutt’uno con quella centrale. Bisognerebbe portare i binari esistenti a tre, implementando la linea per Verona sullo stampo della stazione di Innsbruck. E fin qui nessuna novità: è il piano su cui tutti i candidati convergono.
Ciò che cambia nel piano di Cicero è che verrebbero sfruttate le linee Vicenza-Schio e Vicenza-Treviso, fino ad ora a bassa percorrenza, sulle quali verrebbero dirottati tutti i treni a bassa velocità (regionali lenti, veloci e merci), mentre l’alta velocità scorrerebbe lungo l’attuale linea principale Vicenza-Padova. Il nodo critico, qui, sarebbe ricollegare la linea verso Treviso con quella che va a Padova. Il progetto prevede quindi la creazione di una bretella di collegamento di circa 4 chilometri che si stacchi poco prima che la linea per Treviso incontri la A31 e si ricolleghi alla linea principale nei pressi di Lerino, raddoppiando i binari verso Padova. “L’allungamento del percorso – spiega indicando una mappa proiettata sul muro – è di 4 chilometri: sottopasso sotto la A31 e ferrovia attuale, dopo diventa un mero raddoppio. Fino all’incrocio con la A31 non tocco niente”.
Tempi di realizzazione? “Non c’è ancora un progetto preciso, ma so come si fa” giura Cicero in conferenza stampa. Tutto sta nel raddoppio dei binari, “per questo si chiama Alta capacità”.
Ci sarebbe poi una questione economica: “I nodi hanno finanziamenti aggiuntivi rispetto alle linee”, e il progetto della nuova Tav rientrerebbe proprio in questa fattispecie. Costi? Ancora tutto da vedere, ma l’unico vulnus – a detta sua – “è che potrebbe costare troppo poco”. Nella giornata di ieri lo stesso Rucco e Cicero hanno illustrato il nuovo piano al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, accorso per chiudere la campagna elettorale del candidato sindaco di centrodestra, ricevendo il placet del segretario leghista.
Intanto il Cipess (Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha dato parere positivo al primo lotto di costruzione – il cosiddetto “Attraversamento Vicenza” – ovvero il tratto da Ponte Alto alla stazione di Viale Roma. La parte a est, invece, aspetta una futura progettazione. Ed è proprio qui che si inserisce il piano di Cicero.
L’ok della Corte dei Conti, poi, non dovrebbe scontrarsi con la probabile richiesta di moratoria avanzata dal sindaco uscente negli scorsi giorni. Quello che Rucco tiene a precisare, presentando il progetto accanto a Cicero questa mattina, è che la giunta di centrodestra ha già avviato le interlocuzioni con i ministri, paventando che un cambio di passo potrebbe rallentare i lavori.
“Questa è la soluzione Cicero, non è la soluzione di Zoppello, che punta alla galleria, molto più impattante” ha punzecchiato Rucco a margine della conferenza stampa. Ma anche a Possamai ha riservato delle critiche: “È tutta la campagna che cerco di spiegare a Possamai che quasi tutto quello che scrive nel suo programma elettorale in parte sono lavori già iniziati”. Si vedrà allora chi la spunterà.
Intanto Claudio Cicero sarà questa sera nei quartieri di Stanga e San Pio X per presentare il progetto.
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