Tav/Tac Alta Velocità Alta Capacità ferroviaria, Giampaolo Zanni (segr. Cgil Vicenza): la priorità è la massima riduzione dell’impatto sui quartieri

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Tav/Tac lungo Vicenza: la posizione della CGIL
IL segretario della Cgil Giampaolo Zanni (a sinistra) e Giancarlo Puggioni delle Segreteria

In vista del confronto pubblico sul tema del Progetto Definitivo della Linea Tav Tac Alta velocità Alta capacità – Lotto funzionale II – “Attraversamento di Vicenza”, da noi fortemente richiesto con lettera al Sindaco di Vicenza del 7 settembre scorso, la Segreteria della CdL (Camera del Lavoro) di Vicenza ha inviato in Comune un nuovo documento contenente le proprie osservazioni e richieste rispetto al Progetto Definitivo Tav Tac depositato da RFI in Comune lo scorso 8 agosto.

Per la CGIL di Vicenza la priorità dovrà essere “la massima riduzione dell’impatto dell’opera e dei lavori sui quartieri, in particolare ai Ferrovieri. Questo diremo al Sindaco nel confronto e su questo, se non verranno accolte le nostre osservazioni, siamo pronti a dare battaglia, perché la città di Vicenza non deve essere devastata dall’opera, dichiara il Segretario Generale della CGIL di Vicenza Giampaolo Zanni.

In allegato il Documento originale della Segreteria CGIL di Vicenza su Tav Tac.

Di seguito il testo trascritto

PROGETTO DEFINITIVO TAV TAC ATTRAVERSAMENTO DI VICENZA: OSSERVAZIONI E RICHIESTE DELLA CGIL

In riferimento al Progetto Definitivo Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) – Lotto Funzionale II – “Attraversamento di Vicenza” depositato in Comune a Vicenza da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) l’8 agosto scorso, in vista dell’incontro del prossimo 28 settembre, convocato dal Sindaco di Vicenza, la Segreteria della CGIL di Vicenza riconferma l’allarme e le richieste al Comune di Vicenza contenute nel proprio Documento inviato al Sindaco di Vicenza e diffuso a mezzo stampa e TV il 7 settembre scorso.

PREMESSA: LA CGIL E’ FAVOREVOLE AL POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO FERROVIARIO

Come risulta da un nostro Documento pubblico datato 1 marzo 2018, contenente un sostanziale giudizio positivo sul Progetto Preliminare dell’opera – Lotto Funzionale II, che aveva tenuto conto delle obiezioni avanzate da noi e da tante forze politiche e sociali avanzate dopo la presentazione di un primo Progetto e l’apertura di una “fase di ascolto” della città, la CGIL è da sempre favorevole a progetti di potenziamento della rete ferroviaria del nostro paese.

Siamo convinti che bisogna potenziare l’offerta ferroviaria in tutti i segmenti di attività generando nuova offerta che sorregga la domanda di trasporto su rotaia. Questa considerazione vale sia per le merci sia per i passeggeri, consapevoli che l’inquinamento della pianura padana esige delle scelte rigorose e radicali a favore del trasporto collettivo. Per fare ciò non è sufficiente la saturazione della linea esistente ma produrre uno sforzo fondamentale di maggiore capacità attraverso il raddoppio dei binari, l’adeguamento e l’ammodernamento delle stazioni, investimenti in tecnologie a bordo ed a terra e soluzioni mirate alla maggiore fluidità delle linee eliminando le attuali sovrapposizioni, offrendo una maggiore velocità commerciale ed una condizione ottimale di qualità e affidabilità del servizio.

E siamo altrettanto convinti che accanto a opere come questa siano necessari:
– investimenti per interventi di potenziamento dell’offerta di trasporto ferroviario a livello locale e regionale,
– una forte integrazione dell’opera con il sistema di trasporto pubblico cittadino non inquinante;
– una forte interconnessione con i principali nodi delle altre modalità di trasporto e della logistica.

PRIORITA’: IL CONTENIMENTO DELL’IMPATTO SULLA CITTA’

La CGIL di Vicenza, dopo aver analizzato il Progetto Definitivo depositato in Comune a Vicenza da RFI nello scorso mese di agosto, considerata l’attuale situazione economica, sociale ed ambientale del nostro paese e constatando le rilevanti differenze rispetto al Progetto Preliminare e la mancanza di risposte rispetto a decine di osservazione e prescrizioni che erano state approvate dal Consiglio Comunale in data 14 dicembre 2017, ritiene priorità assoluta il contenimento dell’impatto dell’opera e dei lavori sulla città, in particolare sul quartiere più coinvolto, i Ferrovieri.

Il Progetto Definitivo va pertanto modificato al fine di:
– ridurre l’impatto sui quartieri interessati dai lavori, – ridurre il costo complessivo dell’opera,
– ridurre la durata dei lavori.

LE NOSTRE RICHIESTE AL COMUNE

Alla luce di questa priorità la CGIL di Vicenza invita il Sindaco e la sua Giunta ad accogliere le seguenti nostre richieste di metodo e di merito.

1- Richieste di metodo:

– dopo 4 anni di sostanziale silenzio dell’Amministrazione rispetto all’opera ed al suo impatto sui quartieri e sulla popolazione, in particolare ai Ferrovieri, dove la CGIL di Vicenza da oltre 40 anni è inserita ed ha la sua sede provinciale ed altre 4 sedi, chiediamo una serie di incontri pubblici con la popolazione interessata dall’opera e dai lavori, per far conoscere il progetto e soprattutto ascoltare le persone;

– l’apertura di un vero tavolo di confronto con le forze sociali e politiche della città sul Progetto Definitivo e sui lavori conseguenti, prendendosi il tempo necessario per rispondere formalmente a RFI con osservazioni, richieste e proposte discusse e condivise in questo percorso partecipato.

2- Principali richieste di merito:
– di ridurre gli abbattimenti previsti, in modo da diminuire l’impatto sulla città, la durata dei lavori ed i costi complessivi;

– di rivedere le opere viarie (strade e passerelle), allo scopo di ridurre gli abbattimenti, di impattare meno sulla città e di agevolare la viabilità interna e di attraversamento dei quartieri, incentivando forme di mobilità non inquinanti;

– di rivedere la localizzazione dei cantieri (operativi ed industriali), al fine di ridurre il già elevato impatto dei lavori sulla vita del quartiere Ferrovieri per i prossimi anni;

– di organizzare i lavori senza chiusure totali di strade ad alto flusso di automezzi (come ad esempio il viadotto degli Scaligeri a Ponte Alto), per evitare conseguenti intasamenti e blocchi del traffico nelle zone limitrofe per lunghi periodi di tempo;

– di studiare soluzioni per contenere l’aumentato inquinamento acustico causato dal potenziamento del traffico ferroviario, adottando misure adeguate di riduzione e contenimento del rumore potenziando le barriere sonore e non solo attraverso interventi nelle abitazioni private.