Il GdV di oggi ha pubblicato un articolo sulla versione web e in quella cartacea col seguente titolo in grassetto e con occhiello e sommario in corsivo: “Tav, altolà al viadotto Ma lo scavalco spunta nelle carte del Comune. In Consiglio la presa di distanza dall’intervento e si apre il dibattito a est. Lo scambio delle due linee all’altezza di Settecà è inserito nelle slide che palazzo Trissino ha pubblicato per il confronto sul terzo lotto” (primo lancio alle 18.33).
Sull’argomento dello scavalco Tav Tac (qui un precedente intervento dell’amministrazione, qui alcune osservazioni dell’ex assessore Zoppello) interviene con una nota Matteo Celebron, il vicesindaco con delega alla Mobilità: “Ci teniamo a ribadire, ancora una volta – dice Celebron – che l’amministrazione è da tempo impegnata nel trovare una soluzione, condivisa con i cittadini, per l’uscita a est dell’alta velocità alta capacità. Dubbi o supposizioni le lasciamo a chi vuole far polemiche e utilizza una slide, non un progetto o una nota specifica, per addossare all’amministrazione responsabilità che non ha”.
“A supporto di questo – continua il vicesindaco – c’è la Commissione territorio del 3 maggio scorso quando tecnici RFI e Italfer si sono confrontati sull’uscita ad est in direzione Padova. In quella commissione, e gli atti sono disponibili, non c’è stato alcun accenno allo scavalco di ferrovia in zona Settecà. Il materiale reso noto in questi giorni, già inviato ai consiglieri in data 21 aprile 2022 e allegato alla Convocazione, non può considerarsi né una proposta progettuale, né tanto meno uno studio di fattibilità, sul quale evidentemente non solo l’amministrazione ma i consiglieri tutti avrebbero avuto qualcosa da dire”.
“Viene quindi da pensare che RFI abbia avviato un ragionamento su una propria ipotesi, senza però mai interessare l’amministrazione. In ogni caso – conclude Matteo Celebron – la nostra posizione, se il progetto confermasse le indiscrezioni, resta contraria. Il passaggio in territorio comunale di Vicenza sarà condiviso in toto con i cittadini e portato poi al voto del Consiglio comunale”.