Ma in fondo questa finta svista quasi ci fa sorridere”, aggiunge Zoppello. “Non dev’essere facile confrontarsi con qualcuno che sa fin troppo bene come Rucco ha lavorato su alcuni temi…”
A Zoppello, oltre al duro attacco di Claudio Cicero (leggi «Tav/Tac, Claudio Cicero, candidato sindaco di Vicenza: “Io accuso Rucco, è il responsabile dell’approvazione del progetto. Non sfugga il confronto”», ndr) e all’accettazione del confronto a 6 da parte di Giacomo Possamai, aveva fatto eco, sempre venerdì scorso, anche Edoardo Bortolotto candidato sindaco Vicenza M5S, che ha diffuso la seguente nota.
TAV, RUCCO INCONTRI TUTTI I CANDIDATI SINDACO IN PUBBLICO O IN TV
Rucco vuole scegliersi i candidati con cui confrontarsi? Ha una vaga ed originale idea della democrazia, o la sua democrazia – dichiara Edoardo Bortolotto, candidato sindaco M5S di Vicenza – e modo di far politica è riconducibile ad altro, lontana dal confronto aperto e trasparente con i cittadini?
Rucco probabilmente, ed è comprensibile per chi è in difficoltà, teme il confronto con tutti candidati sindaci di Vicenza a causa della sua quinquennale pessima amministrazione. Vicenza è peggiorata da un punto di vista della sicurezza, dell’inquinamento, del consumo di suolo, del traffico. Rucco vuol fare l’americano avendo fallito il suo mandato? Un confronto all’americana solo a due in merito anche all’argomento TAV?
La TAV a Vicenza è al momento un progetto divisivo, che comunque segnerà per i prossimi decenni la storia e lo sviluppo della città. Il suo grado di progettazione – progesue Bortolotto – è giunto a un punto tale che difficilmente i lavori potranno essere fermati. Tuttavia modifiche e integrazioni, anche pesanti, sono non solo auspicabili ma necessarie.
Non è accettabile che scelte di questa natura siano prese senza un continuo ascolto della popolazione coinvolta e dei loro dubbi ed esigenze. Sarà quindi necessario in primo luogo l’istituzione di un osservatorio continuo aperto alla cittadinanza sull’avanzamento dei lavori per raccogliere le perplessità, i consigli e proposte.
Essenziale nel rivedere il progetto e occasione irrinunciabile è la ricucitura tra la zona nord e sud della città divisa ormai da più di un secolo e mezzo quando fu costruita la linea storica ancora dagli austriaci, per ricomporre un quadro unitario tra la città e i suoi colli sfogo naturalistico e area verde irrinunciabile e per i credenti faro spirituale della città con la Basilica di Monte Berico. Non è un caso – prosegue Bortolotto – che più dell’80% di chi passa da quest’ultima non vada poi in città perdendo un’importante risorsa turistica.
I quartieri di Gogna e Ferrovieri, devono tornare a essere, come le antichissime chiese romaniche di Viale Fusinato e Sant’Agostino testimoniano , parti integranti e fondamentali della città e non zone satellite isolate da muri materiali e sociali.
Del tutto inaccettabile poi – insiste il pentastellato Bortolotto – la costruzione dei viadotti verso est, veri e propri sfregi sulle ultime zone agricole e paesaggisticamente pregevoli alle porte della città: il trinceramento deve essere l’unica soluzione.
A Padova e a Mestre i progetti RFI Spa delle stazioni tengono in gran considerazione problematiche simili, e non è accettabile che a Vicenza non possa dire la sua e pretendere un identico trattamento.
Rucco abbia il coraggio e la spensieratezza di fare un confronto sulla TAV con tutti i candidati sindaco di Vicenza – incalza in candidato sindaco Bortolotto – e non solo a chi ritiene lui. Giovedì 6 aprile il M5S sarà l’ago della bilancia al quale Rucco non potrà mentire o mettere sotto banco atti, senza tifoserie ma di fronte alla città in Tv, così tutti i vicentini possono farsi un’idea sulle differenze tra il lavoro del Movimento 5 Stelle e le chiacchiere ad arte della Giunta uscente di centro destra. Rucco uscente teme l’uscita definitiva? Intanto – conclude Bortolotto – chiarisca di essere o meno un civico, a noi sembra di destra.