Il confronto pubblico sulla TAV a Vicenza deve essere sì fra i candidati sindaci, ma anche con i cittadini. È Daniele Ferrarin in rappresentanza dell’assemblea costituente di NOTaVICENZA, recentemente costituitasi presso il centro sociale Caracol Olol Jackson, proprio sul tema dell’attraversamento di Vicenza dei treni ad Alta Velocità.
“Il progetto TAV – spiega il referente – è la più grande opera progettata a Vicenza dal Dopoguerra ad oggi. Costerà 2,2 miliardi di euro, cifra costantemente in aumento, e ingabbierà i cittadini in 10 o più anni di cantiere, stravolgendo la quotidianità e la salute dei quartieri, da ovest ad est.
Nonostante le enormi ricadute negative sulla città, nei programmi elettorali per le prossime amministrative i vari candidati o sorvolano completamente il tema oppure ne parlano come un ineluttabile boccone amaro che la città dovrà inghiottire.
È di questi giorni, finalmente, la notizia che ci sarà un confronto pubblico fra i candidati sull’Alta Velocità (leggi qui). Ma a discuterne – aggiunge Ferrarin – non devono essere solo i candidati. Noi chiediamo che nel confronto pubblico ci sia un contraddittorio con i cittadini, le associazioni e i comitati che da tempo si battono contro questo progetto faraonico, inutile e dannoso per la città.
Se si vuole davvero che il confronto sul TAV tra i vari candidati a sindaco di Vicenza sia momento di democrazia e partecipazione, deve essere organizzato permettendo ai cittadini e alle realtà associative e comitati di confrontarsi con chi si propone di governare la città per i prossimi 5 anni”, conclude il rappresentante di NOTaVICENZA.