Tav Vicenza, ricorso al Tar di Italia Nostra parzialmente accolto: Iricav deve riprogettare cassa d’espansione sull’Onte. Ripresa delle “discussioni”?

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Treno Av/Ac Tav Tac, la sede del servizio informazioni di Iricav Due
Tav Tac, la sede del servizio informazioni di Iricav Due

Il ricorso al Tar del Lazio promosso da Italia Nostra contro il progetto Tav a Vicenza è stato parzialmente accolto. Secondo fonti vicine all’associazione, il nodo principale su cui l’organo di giustizia amministrativa ha accolto le osservazioni dell’associazione riguarda i bacini di laminazione e la gestione idrica. Il Tar ha annullato l’approvazione del progetto della cassa d’espansione sull’Onte, costringendo Iricav a ripresentare il progetto di questa singola opera per la sua approvazione.

“Il progetto definitivo è stato parzialmente annullato per quanto riguarda la parte della realizzazione del bacino di laminazione sul torrente Onte, previsto come mitigazione rispetto al forte impatto che l’opera ferroviaria provoca su tutto il sistema idrico circostante,” commenta Alessandro Pesavento, l’avvocato che segue la pratica per Italia Nostra (fonte VEZ, ndr). “Nel progetto definitivo del lotto 2 ‘attraversamento di Vicenza’ non è infatti presente il progetto di quest’opera, come invece previsto dall’articolo 93 del codice degli appalti.

Secondo Pesavento, la sentenza del Tar del Lazio ritarda l’avvio del cantiere per la tratta Altavilla-Vicenza centro dell’alta velocità ferroviaria, in quanto “la progettazione andrà ripresa in mano e integrata con quella del bacino di laminazione, e solo allora il commissario straordinario per l’alta velocità Vincenzo Macello potrà approvare il progetto definitivo.

Tav Italia Nostra
Italia Nostra Vicenza

Italia Nostra aveva presentato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento del progetto definitivo “AV/AC attraversamento di Vicenza”. La presidente della sezione berica, l’avvocato Maria Grazia Pegoraro, aveva spiegato nei dettagli questa mossa. Le motivazioni del ricorso erano state avallate anche dalla presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, che aveva definito il progetto attuale un “disastro ambientale e sanitario, una drammatica situazione che non ha eguali in nessun’altra città italiana”.

Possamai Vincenzo Macello Tav Vicenza e Pfas
Possamai con Vincenzo Macello per la Tav Vicenza

Italia Nostra di Vicenza aveva anche ribadito la sua volontà di informare la pubblica opinione sui danni che l’imminente avvio dei lavori arrecherà al tessuto urbano, alla salute e alla vivibilità dell’intera comunità.

La decisione del Tar del Lazio, su cui si attendono conferme e dettagli, potrebbe avere un impatto sulla situazione dell’attraversamento di Vicenza da parte della linea Tav Tav: non è, infatti, detto che non dia il là a nuove iniziative almeno a livello di ulteriori richieste di mitigazione del forte impatto dell’opera, per quanto genericamente utile e in fase di avanzata realizzazione per lo meno per il lotto che porta fino ad Altavilla tanto da dover interrompere il traffico ferroviario per molti giorni, esattamente dal 31 luglio al 21 agosto, tra Vicenza e Verona, Schio e Cittadella.

Di certo riprenderanno fiato le obiezioni che avrebbero voluto che il percorso della TAV TAC non riguardasse la città ma le aree al di fuori dall’area urbana tanto più che non sono in vista collegamenti realmente ad alta velocità  tra Vicenza e città come Roma e Milano.