TAV a Vicenza est. Zoppello sfida il sindaco a scegliere la soluzione in galleria prima delle elezioni

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Tav Tac a est, Zoppello con i dirigenti di Rigeneriamo Vicenza e il Comitato Galleria sì (foto di Gianni Poggi)
Zoppello con i dirigenti di Tav Tac a est, Zoppello con i dirigenti di Rigeneriamo Vicenza e il Comitato Galleria sì (foto di Gianni Poggi)

“Chiediamo all’amministrazione, in particolare al sindaco Rucco, di prendere una soluzione formale e definitiva per quanto riguarda il passaggio della Tav a Vicenza est e di prenderla subito, prima delle elezioni. La soluzione che noi chiediamo è quella dell’interramento, vale a dire trincea e galleria, tra San Pio X a Settecà.”

È chiara la sfida che Lucio Zoppello, il candidato sindaco della civica Rigeneriamo Vicenza, lancia alla Giunta e al primo cittadino in una conferenza stampa convocata in un luogo significativo per l’insediamento dell’Alta Velocità/Alta Capacità nel lato est del tessuto urbano: il sottopasso di strada degli Alidosi che fa da cerniera fra il rione della Stanga e la campagna.

Con Zoppello ci sono il presidente della civica Luca Rossi e il portavoce Marco Lunardi e alcuni componenti del Comitato Galleria Sì che condivide la soluzione dell’interramento della linea ferroviaria.

“Questa soluzione – continua Zoppello – elimina il problema dello scavalco, perché questo è incompatibile con una linea in galleria. Permette anche la ricucitura dei quartieri che, viceversa, non potrebbe essere attuata visto l’impatto che hanno le barriere antirumore e, infine, riqualifica e rigenera i quartieri che, diversamente, sarebbero oggetto di un progressivo degrado.”

“La nostra soluzione – precisa il candidato sindaco – è diversa da quella di Cicero, che prevedeva una galleria profonda, attorno ai 20-30 metri, da Vicenza ovest a Vicenza est, mentre noi stiamo parlando di galleria superficiale, a una profondità di 8 metri. Si parte dalla quota attuale della ferrovia all’altezza di San Pio X, si scende progressivamente secondo la pendenza del 12 per mille adottata da RFI per questo tipo di infrastrutture e si scende alla quota di 8 metri, si prosegue orizzontalmente e si comincia a risalire per riportarsi alla quota originaria.”

Qual è, dunque, il messaggio che manda a Rucco? “Deve prendere una decisione prima delle elezioni, perché il problema non può essere rimandato a dopo. Il sindaco ha fatto delle enunciazioni, però ha le enunciazioni servono a poco. RFI sta aspettando di ricevere un atto formale da parte dell’amministrazione per poter addivenire a un progetto definitivo che tenga in considerazione questa soluzione, che, sottolineo, è opposta a quella che RFI perora, quella in superficie. È opportuno che RFI si occupi, piuttosto, di una serie di altri interventi collaterali, come metrobus, rotatorie e sottopassi, che permettono di migliorare nel suo complesso tutti gli aspetti legati al passaggio dell’Alta Velocità.”

La tempestività della scelta della soluzione in galleria influisce anche su infrastrutture comprese nel secondo lotto della TAV, come il cavalca ferrovia di viale Camisano, che va rifatto completamente. “In questo caso – spiega Zoppello -, se non sono fatte le opportune predisposizioni, soprattutto a livello fondazionale, si crea un impedimento oggettivo e tecnico alla realizzazione dell’interramento.”

“La galleria – precisa il candidato di Rigeneriamo Vicenza – dovrebbe iniziare a scendere dopo la roggia Riello a San Pio X e risalire prima della roggia Caveggiara, verso Settecà, come era nella proposta che avevo formulato ancora nel 2015 e che il Consiglio Comunale ha fatto propria. Non si parla affatto di una galleria di 300 metri ma più lunga di almeno un chilometro. Solo così il discorso dell’interramento ha un senso. Sennò qui, in strada degli Alidosi, la galleria starebbe emergendo e troveremmo la trincea con i muri alti quattro metri.”

“Il sindaco – conclude Zoppello -, nel momento in cui dicesse che la soluzione è quella della TAV in galleria, non dovrebbe fare altro che adottare quello che ha approvato il Consiglio Comunale nel 2015. È già tutto nelle prescrizioni contenute nell’approvazione dello studio di fattibilità.”

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.