Ideal Standrad di Borgo Valbelluna e passaggio alla cordata veneta di imprenditori per la salvezza della produzione e soprattutto dei livelli di occupazione. La vicenda vive in queste ore un nuovo step, sul quale ragguaglia la Regione Veneto.
“Si è tenuta oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico la riunione di presentazione dell’accordo di cessione del sito Ideal Standard di Borgo Valbelluna (Belluno) e del marchio Ceramica Dolomiti.
La riunione segue l’atto formale di sottoscrizione da parte di Ideal Standard e della cordata industriale, composta da Finint S.p.a, Delfin S.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. e Za-Fin S.r.l., dell’accordo di cessione a quest’ultima del sito produttivo di Borgo Valbelluna e del marchio Ceramica Dolomite con effetto dal primo giugno. L’accordo prevede il trasferimento di tutti i lavoratori nella nuova società e ha segnato l’inizio della nuova stagione industriale per Ceramica Dolomite e i suoi lavoratori.
Il lavoro di reindustrializzazione condotto dal tavolo istituzionale, costituito presso l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, composto oltre dalla Regione, dal MISE, dalle parti sindacali, dalla proprietà di Ideal Standard e dall’Advisor Sernet che nell’accordo sottoscritto il 30 maggio ha trovato pieno compimento.
“Sono felice che durante l’incontro sia stato sottolineato il valore della gestione di questa crisi aziendale che abbiamo costruito con tutte le parti coinvolte – afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia –. Tutti hanno convenuto che il sistema messo in atto e gli strumenti adottati (sistema relazionale tra le parti, ammortizzatori sociali, modelli contrattuali, partecipazione del pubblico all’impresa) possono essere considerati utile bagaglio e modello nella gestione delle crisi aziendali”.
Alla riunione odierna ha partecipato l’Assessore regionale al lavoro del Veneto, supportata dal dirigente dell’Unità di Crisi Aziendali di Veneto Lavoro, Mattia Losego, con alcuni componenti della struttura stessa: Silvia Cavallarin, Giuliano Bascetta e Giosué Giardineri.
“Quello messo in atto nel caso Ideal Standard è un modello che si basa sulla collaborazione di tutte le parti, per la quale vogliamo ringraziare, in particolare, le parti sindacali – Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL di Belluno – la multinazionale e la cordata veneta, per la condivisione di un obiettivo di reindustrializzazione che ha permesso di salvare i posti di lavoro, la produzione e un marchio di valore del territorio bellunese” ha concluso l’Assessore regionale al lavoro del Veneto.