Oggi non si potrà prendere un taxi – si legge nel comunicato che pubblichiamo dell’associazione Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr). La categoria è in sciopero contro il provvedimento sulla concorrenza approvato dal Governo e che dovrebbe liberalizzare un po’ di più questo trasporto (1).
Nelle motivazioni si legge che “la possibilità che le istituzioni possano cedere alle pressioni esercitate da gruppi di interesse e alle fameliche mire di grandi multinazionali che gestiscono piattaforme di intermediazione tecnologica, abbandonando così i lavoratori del settore a ricatti e sfruttamento, trasformandoli di fatto da drivers in riders,..”. (2).
C’è un motivo per cui in Italia i taxi sono poco usati? Sì, è perché costano troppo. Perché costano troppo? Perché sono pochi e la concessione di una licenza è praticamente inesistente, mentre vigono gli acquisti/passaggi delle stesse a suon di centinaia di migliaia di euro.
Ecco, i taxisti fanno sciopero per questo motivo: mantenere una sorta di monopolio con, sovente, mobilitazioni come quella di oggi che bloccano intere città.
I taxisti sono una delle tante categorie (corporazioni) che impediscono a questo Paese di essere moderno.
Auspichiamo che il Parlamento approvi il ddl concorrenza così come approvato dal Governo e che approvi un decreto che non vanifichi i principi enunciati.
NOTE
1 – Nello specifico una delega al Governo ad approvare entro sei mesi un decreto per “adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche” per connettere passeggeri e conducenti, “riducendo gli adempimenti amministrativi” a carico degli esercenti degli autoservizi. Il provvedimento, non è stato ancora approvato dal Parlamento.
2 – Il Sole 24 Ore