L’ultimo restauro dell’Olimpico risale al 1987. Ora al teatro coperto più antico del mondo verrà sistemato il tetto (qui scrivemmo delle crepe nel soffitto), un intervento generale da 200 mila euro che riguarderà anche l’Accademia Olimpica, Canneti e palazzo del Territorio, a causa soprattutto delle infiltrazioni d’acqua in struttura “rattoppata” negli anni ’50-’60 con materiali riciclati in seguito ai bombardamenti della guerra.
In più il Ministero per i beni e le attività culturali ha erogato un finanziamento di oltre un milione di euro, disponibili dal 2022, per indagini e interventi sul miglioramento sismico. Altri 25 mila euro invece sono in arrivo, grazie al contributo degli Amici dei monumenti, per la pulizia e sistemazione del giardino, all’interno del quale verrà tagliato l’albero secolare a ridosso della mura.
“E’ d’intralcio e malato“, ha affermato l’assessore Claudio Cicero che poi ha spiegato i motivi del distacco di una parte dello stemma in pietra dal muro esterno avvenuta nei giorni scorsi (nella pillola video sopra):
“A causa delle piogge e del vento di questi giorni, si è corroso il perno di supporto della lapide che si è quindi staccata dalla parete appoggiandosi, in parte, alla colonna e alle piante e, in parte, cadendo a terra. Ora i pezzi caduti saranno raccolti e ricomposti da un restauratore e la lapide verrà ricollocata”.
“Nessuno ha corso rischi a seguito dell’accaduto – ha concluso Cicero – Si è trattato di un evento imprevedibile. Nel giardino dell’Olimpico sono molti gli apparati decorativi e monumentali lapidei addossati o sospesi alle pareti perimetrali ed esposte, quindi, alle intemperie. È necessaria una continua manutenzione, spesso dimenticata e trascurata, per porre rimedio a fenomeni assolutamente naturali”.