Prende il via al Teatro Comunale di Vicenza la lunga stagione musicale curata dalla Società del Quartetto per la parte concertistica e dall’Orchestra del Teatro Olimpico per quella sinfonica.
Sarà proprio quest’ultima a esordire lunedì 6 novembre 2023, sotto la guida del suo direttore principale Alexander Lonquich, con un concerto che mette insieme gli ultimi tre straordinari lavori sinfonici di Wolfgang Amadeus Mozart: la Sinfonia 39 in Mi bemolle maggiore, la 40 in Sol minore e la 41 in Do maggiore, altrimenti nota con l’appellativo di “Jupiter”. Composte nell’estate del 1788 in un arco di tempo incredibilmente breve – poco più di nove settimane – le tre gemme si stagliano per ingegnosità e freschezza inventiva al punto da essere collocate ai vertici dell’arte sinfonica di tutti i tempi insieme a pochi altri capolavori.
Apre la triade la Sinfonia in Mi bemolle maggiore: gentile, vivace e cortese. La 40 in Sol minore – una delle rare incursioni sinfoniche di Mozart in questa cupa tonalità – si pone malinconica al centro del grande affresco con uno sfondo di “classica e inalterata bellezza”, per usare una definizione di Massimo Mila. Infine la “Jupiter” – appellativo postumo attribuitole dall’editore inglese Peter Salomon – con quel solare Do maggiore che la veste di olimpica grandezza.
Sono quasi dieci anni che la OTO porta avanti con crescenti apprezzamenti di pubblico e di critica la sua vocazione di orchestra di alta formazione – uno dei pochi esempi del genere nel panorama italiano – offrendo ai circa 50 giovani maestri under 30 che ne fanno parte un percorso di crescita artistica grazie agli insegnamenti di un qualificato team di tutor, capitanato dal direttore principale Alexander Lonquich, e alle collaborazioni con solisti e direttori ospiti di grande prestigio. Dopo le partnership con personaggi del calibro di Carlo Boccadoro, Barnabás Kelemen, Alessandro Bonato, Andrea Marcon, Alexander Janiczek, Federico Maria Sardelli, Enrico Dindo e Nicolas Altstaedt, nella stagione che si sta per aprire la OTO lavorerà con i violinisti Stefano Montanari e Lorenza Borrani e di nuovo con il soprano Giulia Bolcato nel Gran Concerto della sera di San Silvestro diretto da Nicolò Jacopo Suppa.
Considerato uno dei più profondi pianisti e direttori dei nostri giorni, il maestro Lonquich è coinvolto nel progetto artistico-formativo con la OTO dalla stagione 2014/15, nonostante un’intensa attività concertistica che lo vede protagonista nei maggiori teatri e festival musicali europei e l’impegno di direttore artistico presso la rinomata Scuola di Musica di Fiesole.