“Era già accaduto varie volte in epoca Covid: clamoroso il caso di Montebelluna, con una famiglia mandata nel panico e nella disperazione più totale che ha dovuto verificare il falso allarme con l’ospedale dove era ricoverato il proprio caro. Ora Zaia invia nuovamente un telegramma di condoglianze per la scomparsa di una persona che, per fortuna, è ancora viva e vegeta. Insomma, anche in veste di impresario di pompe funebri, il presidente è un disastro”.
Il Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni commenta così “La notizia del telegramma di cordoglio fatto recapitare dalla presidenza della Regione alla famiglia di Mario Antonio Ria, presidente della Associazione Nazionale Carabinieri di Castelfranco Veneto. Oltre a rimanere allibito per l’evidente faciloneria con la quale a palazzo Balbi si svolgono queste operazioni di cordoglio istituzionale, consiglio a Zaia di concentrarsi maggiormente. Sia per evitare questi spiacevoli e funesti scivoloni, ma soprattutto per dedicarsi ai cittadini vivi. Si presenti in Consiglio, dove lo abbiamo visto 6 volte su 94 sedute.
E il suo tempo lo usi per rispondere a decine di interrogazioni ferme da anni e rimaste senza risposta molte su questioni relative ai disservizi nella sanità, alle liste di attesa, ai medici di medicina generale che mancano.
Fino alle crisi occupazionali e alle emergenze ambientali, con i fronti aperti dell’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, per non citare diversi casi di abusi dei pesticidi. Insomma, faccia il suo lavoro.
Oppure cambi vita e si dedichi da subito, ma con serietà, alle onoranze funebri”.
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