“AGSM AIM desidera informare i propri clienti serviti dal teleriscaldamento che, nelle fatture che AGSM AIM Energia emetterà a partire da febbraio 2024 per i consumi dal 1° gennaio 2024, la tariffa per la fornitura di calore e acqua calda sanitaria vedrà l’introduzione di una quota a copertura di sopraggiunti maggiori oneri addizionali pari a 0,037 €/Mcal (0,0318 €/kWh), IVA esclusa, che per una famiglia con un consumo medio di 4.500 Mcal all’anno, si tradurrà in un aumento mensile di circa 14 euro + IVA”.
È stata la stessa multiutility a renderlo noto oggi, giovedì 19 ottobre 2023, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la sede di Verona. La società spiega così il perché dell’aumento: “La revisione della tariffa si rende necessaria in seguito al forte incremento, negli ultimi tre anni, sia degli oneri di trasporto del gas, aumentati da 1 a 8 milioni (+800% dal primo trimestre 2021 al quarto trimestre 2023), sia degli oneri fiscali, passati da 2 a 7,5 milioni (+375% dal primo trimestre 2021 al quarto trimestre 2023).
L’adeguamento – è stato aggiunto – consentirà di garantire gli importanti investimenti sulla rete e sugli impianti così da assicurare una sempre elevata qualità del servizio”.
Da AGSM AIM è stato inoltre sottolineato che negli anni dal 2021 al 2023, alla luce dell’importante crisi energetica internazionale che ha pesantemente impattato sulle famiglie, è stato scelto di assorbire gli incrementi senza riversarli sulla clientela.
“Tuttavia – è stato spiegato in conferenza stampa -, tali oneri non risultano più totalmente assorbibili dal Gruppo nel corso del 2024. Per cercare di limitare l’utilizzo del gas metano per la produzione del teleriscaldamento ed essere, quindi, meno coinvolti nelle fluttuazioni del mercato e ridurre così il costo della materia prima e dei relativi oneri di trasporto, il Gruppo AGSM AIM in questi mesi ha avviato importanti progetti che riguardano il recupero di calore da importanti industrie produttive, nuovi progetti geotermici e l’efficientamento delle proprie centrali di cogenerazione”.
Stefano Quaglino, consigliere delegato di AGSM AIM, ha detto: “In questi ultimi anni, a partire dal primo trimestre del 2021, gli oneri relativi al trasporto del gas e alla CO2 sono incrementati rispettivamente dell’800% e del 375%. Questo, in valori monetari, ha significato che, nel complesso, sono passati da un valore nell’intorno dei 3 milioni di euro fino al 2020, a valori consuntivi nel 2023 superiore ai 15 milioni di euro.
A partire da gennaio 2024 – ha aggiunto il consigliere delegato -, il Gruppo non riuscirà più a farsi carico per l’intero ammontare degli oneri di trasporto e per la CO2, ma solo per il 50%. L’incremento tariffario – ha concluso Quaglino -, tuttavia va di pari passo con la riduzione dei prezzi del gas rispetto allo scorso anno: tutto considerato quindi, le bollette saranno più contenute rispetto al 2022”.